BELLINZONA – Le autorità cantonali tornano a riunirsi oggi, a Palazzo delle Orsoline, per aggiornare la popolazione circa la diffusione del nuovo coronavirus e sulla campagna di vaccinazione. All'incontro informativo prendono parte il direttore del DSS Raffaele De Rosa, il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista Giovan Maria Zanini.
La cronaca della conferenza:
"Vaccino fortemente raccomandato"
De Rosa: "La conferenza ha lo scopo di presentare la campagna di vaccinazione in Ticino, che inizierà lunedì 4 gennaio 2021. Alcuni Cantoni hanno giocato d'anticipo. Noi abbiamo voluto rispettare la data imposta dalla Confederazione. Le azioni dimostrative le lasciamo ad altri, per noi è importante che quando si comincia lo si fa in maniera sistematica, a tappeto e utilizzando fino all'ultima goccia di vaccino a beneficio delle fasce più vulnerabili della popolazione. Non siamo disposti a fare compromessi sul tempo necessario per informare la popolazione su questo delicato argomento. Inizieremo dagli anziani, ma tutti devono essere consapevoli se sottoporsi, o meno, alla vaccinazione. Da lunedì saremo in grado di offrire la vaccinazione a tutte le case per anziani del Cantone e ai loro dipendenti senza discriminazioni di sorta. Ci sembrava un gesto dovuto. Con l'orizzonte della seconda dose nel mese di febbraio, possiamo immaginare che per la fine di febbraio la stragrande maggioranza degli ospiti siano vaccinati. Penso sia una delle più belle notizie per iniziare il 2021. Il tasso di adesione degli ospiti è circa il 90% e ci invita a riflettere. Ricordo che il vaccino è gratuito ed è fortemente raccomandato perché rappresenta una svolta decisiva per uscire dalla pandemia. Anche la popolazione over 85 residente al proprio domicilio potrà vaccinarsi a Rivera dal 12 gennaio. Saranno inizialmente disponibili 2'500 posti. Entro fine gennaio avremo anche un centro nel Sopra e Sottoceneri per ulteriori 6'800 vaccinazioni. Giocheranno un ruolo importante anche i Comuni, ai quali potranno rivolgersi gli over 85 che non possono raggiungere Rivera ma vogliono sottoporsi al vaccino.
Una campagna lunga, "un passo alla volta"
De Rosa: "La campagna sarà lunga e verrà progressivamente aperta a tutti a dipendenza della disponibilità del vaccino che, va ribadito, è ancora limitata. Le variabili in gioco sono ancora numerose. A nome del Governo ringrazio chi si impegna senza sosta per rendere possibile il tutto. La maratona continua e occorre procedere un passo alla volta con pazienza e perseveranza. Occorrerà rispettare le regole che abbiamo imparato e che restano fondamentali per ridurre i contagi. Questo impegno individuale resta decisivo. Decessi e ricoveri non diminuiscono come vorremmo. Avranno accesso al vaccino, già da gennaio, anche gli operatori dei due ospedali Covid in Ticino. Domani inizia un nuovo anno. La vaccinazione è un'oppurtunità da cogliere per consegnare ai libri di storia questo difficile 2020".
Prima gli anziani
Zanini: "17mila dosi le avremo a disposizione per il mese di gennaio. Il 17 dicembre la Confederazione ha chiesto ai Cantoni di essere pronti a partire il 4 gennaio. Inizialmente dovevamo avere a disposizione 10mila dosi. Le raccomandazioni erano di usare due dosi per persona a distanza di quattro settimane. Sarebbero quindi servite a 5mila persone, ma capite che non era a sufficienza. Il 19 c'è stata omologazione del vaccino da parte di SwissMedic e si è capito che non era imperativo rispettare il termine di quattro settimane per somministrare la seconda dose, ma si poteva allungare. Abbiamo quindi deciso di usare le 10mila dosi per 10mila persone. Il quantitativo totale ammonta a poco più di 17mila dosi. Il 28 dicembre sono arrivati i risultati dell'adesione nelle case per anziani. L'11 gennaio avremo un residuo di 2'500 dosi che possiamo immediatamente assegnare alle persone over 85 che risiedono al loro domicilio. Entro fine mese arriveranno altre 6'800 dosi che assegneremo ancora alla stessa categoria di persone. Poi c'è un altro elemento da tenere presente: quello che ci sono altri vaccini in omologazione e che quello di Moderna potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Se sarà cosi, entro fine gennaio avremo altre 12mila dosi che potremo destinare ad anziani e abbassare la soglia di accesso a un età inferiore (80-75 anni).
Domani le prime dosi in Ticino
Zanini: "L'obiettivo è quello di vaccinare tutte le case anziani entro la metà di gennaio. Domani arriveranno le dosi in Ticino. Sapete che una volta tolto il vaccino dal congelatore, abbiamo 5 giorni di tempo per gestire il vaccino, distribuirlo e somministrarlo. Questo è un grosso vantaggio. La distribuzione del vaccino è stata attribuita alla ditta Galliker, ditta specializzata nella logistica e autorizzata a trasportare medicamenti. La gestione e somministrazione avverrà da parte del personale sanitario delle case per anziani, che hanno ricevuto tutte le istruzioni necessarie".
"Soddisfatti dall'adesione"
Zanini: "Ci attendevamo un tasso elevato da parte degli anziani e così è stato. Il tasso del 56% dei collaboratori non ce lo aspettavamo. Queste cifre che vengono da chi è a stretto contatto con la malattia devono far riflettere. Cosa succede dopo la prima parte? Le dosi che restano a disposizione saranno immediatamente utilizzate per gli over 85. Dal 12 gennaio chi ha più di 85 anni avrà la possibilità di sottoporsi alla vaccinazione a Rivera, su appuntamento annunciandosi a partire dalle 12:00 del 4 gennaio a un numero che verrà successivamente comunicato. Il numero di anziani con più di 85 anni che vivono a proprio domicilio è di circa 11'600. Il 12 gennaio avremo 2'500 dosi: non mi piace dirlo, ma chi riuscirà ad annunciarsi entro le 2'500 potrà vaccinarsi dal 12 gennaio raggiungendo con i propri mezzi il centro di vaccinazione. Purtroppo, devo chiedere alle persone che hanno più di 85 anni e non riusciranno a prendere l'appuntamento di pazientare un attimo. Bisognerà aspettare fine mese. Devo ricordare che il mese di febbraio dovremo ri-vaccinare tutte le persone vaccinate in gennaio. Idem dovremo fare, eventualmente, con il vaccino di Moderna.
Un caso sospetto di variante inglese in Ticino
Merlani: "È difficile valutare queste cifre a causa delle festività. Trarre conclusioni adesso sarebbe affrettato. L'influenza stagionale, attualmente, non sta circolando. È un buon dato. Quello che non si riesce a contenere è la nuova variante inglese. Due ceppi circolano e destano alcuni preoccupazioni: uno è il ceppo inglese e uno sudafricano. Sono più contagiosi. In Svizzera ci sono dei casi confermati. C'è un caso sospetto in Ticino, ma non posso confermarlo. È opportuno essere attenti. La riflessione in merito alla maggiore contagiosità è una riflessione scientifica. La prova dei fatti, per ora, non c'è. Non di meno, il virus 'inglese' è presente a livello mondiale. Ma non ancora in una percentuale elevata. Il vaccino rappresenta una nuova speranza. Funziona il vaccino con la variante? Non ci sono conferme, ma le informazioni che arrivano sono piuttosto positive. Non dovrebbe determinare una resistenza al vaccino, ma sono necessarie altre analisi e dati. Monitorare l'Inghilterra è utile per capire. La variante inglese sembra 'più blanda' a livello di mortalità".
"Il vaccino è ben tollerato"
Merlani: "Il vaccino richiede due dosi. I numeri che sentiamo vanno divisi per due per capire le persone che andranno a vaccinarsi realmente. Una persona non può vaccinarsi con due vaccini diversi. È un vaccino ben tollerato. L'80% degli effetti collaterali sono lievi. Comunque un'incidenza nettamente inferiore rispetto al virus stesso. Non ci sono morti a causa del vaccino. Importante dire che anche chi ha fatto la malattia può vaccinarsi. Se qualcuno non sa di aver fatto il Covid-19, non c'è nessun problema. Tutti abbiamo voglia di chiudere questo anno in modo chiassoso. Ma no! Non facciamo feste. Facciamo il capodanno con le stesse persone con cui abbiamo festeggiato il Natale".