ZURIGO - Bertoli ha precisato nei giorni scorsi che nè lui nè i colleghi dello stesso Dipartimento hanno intenzione di chiudere le scuole, il provvedimento non figura nemmeno in quelli proposti dal Consiglio Federale. Eppure c'è chi è convinto che sarebbe un modo per ridurre la mobilità e di conseguenza i contagi. Si tratta di uno studio del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) - di cui danno notizia oggi Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung.
Si legge come la chiusura della primavera scorsa sia stata ritenuta positiva nella riduzione dei contagi. Lasciare a casa i ragazzi avrebbe portato a un calo della mobilità del 21,6% nel periodo analizzato, che è compreso tra il 10 febbraio e il 26 aprile. I dati sono stati forniti dagli operatori telefonici elvetici e anonimizzati.
La chiusura delle scuole aveva avuto un grande impatto anche sull'uso dei mezzi pubblici, in particolare dei treni, addirittura del 35%. E anche i genitori, coi figli a casa, si spostavano meno.
Per gli studiosi, la scuola a distanza non era stata l'unico elemento a ridurre la mobilità: essa era stata influenzata anche dal divieto di riunioni con più di 5 persone (-24,9%) e alla chiusura di ristoranti e bar (-22,3%). La seconda misura è in vigore dal 22 dicembre.