TICINO – Giovanni Antognini è stato scelto tra diversi candidati che avevano risposto al concorso lanciato dalla Fondazione negli scorsi mesi. Sono molteplici i motivi che hanno spinto il comitato della Fondazione a indirizzarsi sul profilo di Giovanni Antognini. Ma decisiva è stata la sua grande esperienza nel settore primario e la sua approfondita conoscenza del Piano di Magadino.
Residente a Gudo - (classe 1968), sposato e padre di due figli - la sua attività lavorativa si è sviluppata attorno ai temi agricoli, ma non solo. Infatti, dopo aver ottenuto la licenza all’Università di Zurigo, con indirizzo economia aziendale, dal 1995 al 2001 è stato collaboratore nel marketing e responsabile dei prodotti agricoli per Migros Ticino. Dal 2001 al 2007 ha poi diretto la FOFT (Federazione Orto-Frutticola Ticinese). La sua carriera si è quindi spostata nell’amministrazione cantonale, con un ruolo da dirigente.
Infatti, dal 2007 al 2013, è stato Caposezione della Sezione dell’agricoltura alla Divisione dell’economia. Negli ultimi anni è tornato nel settore privato lavorando con funzioni dirigenziali per due aziende ticinesi attive nella produzione e nel commercio di vini. Nei ruoli professionali e nella vita privata Giovanni Antognini ha anche dimostrato una sensibilità per
l'ambiente che gli permetterà di affrontare con competenza i delicati equilibri fra le diverse componenti del
Parco.
Come si osserva Giovanni Antognini ha esperienze in diversi settori, sia pubblici sia privati, che gli hanno permesso di conoscere, sotto diversi punti di vista, il territorio di cui dovrà occuparsi dal 1. agosto. E tra i vari aspetti ha fatto parte del gruppo di progetto che, a suo tempo, ha elaborato il PUC (Piano di utilizzazione cantonale) del Parco del Piano di Magadino e cioè lo strumento pianificatorio, che regola in modo vincolante, l’uso di quel particolare territorio d’interesse sovracomunale.