CRONACA
Gobbi: "Marco voleva bene al Ticino, il Ticino voleva bene a lui"
"Avevi un tuo modo di vedere la vita in modo romantico e anche un po' fanciullesco. Ciao Marco, ci mancherai", ha detto il Consigliere di Stato

LUGANO - Norman Gobbi ha preso la parola a nome del Consiglio di Stato ricordando Marco Borradori. 

"Eravamo amici, colleghi. Il mio inserimento nel Consiglio di Stato è stato più semplice grazie a lui. Eravamo diversi, anche nei gusti musicali: i suoi mostravano la sua natura romantica. Era geloso dei suoi affetti familiari. Quando eravamo in Governo assieme, lui faceva il poliziotto buono e io quello cattivo", ha detto.

"In questi giorni ci sono state tante testimonianze sulla persona di Marco. Il suo tratto gentile, che ne faceva un uomo buono, è stato sottolineato da tutti. Abbiamo visto persone in lacrime in Piazza Riforma. Marco aveva un'attenzione nel voler fare, nel voler incontrare, conoscere, partecipare alla costruzione del bene comune della comunità ticinese. Ha portato in politica l'approccio che salvaguardava le relazioni umana".

"Ha licenziato in 18 anni quasi 700 messaggi governativi, ha superato i 200 milioni annui di investimento. Non voglio ricordare i suoi incredibili successi elettorali, il Nano diceva che avrebbe riempito anche il Maracanà coi suoi elettori. Amava le sfide, le ha vinte e portate a termine": e ha ripercorso la carriera politica e i successi di Borradori, soprattutto quando era a Bellinzona. 

Gobbi ha citato un parallelismo tra il sindaco scomparso e Franco Zorzi, morto anche lui mentre era in carica. "Quel che Zorzi ha iniziato, Marco ha raccolto".

"Su lavoro ha saputo avere collaboratori eccezionali, motivando anche chi lo era meno. Tanti sono qui a salutare il loro Direttore, i dipendenti del Comune di Lugano salutano il loro sindaco. Marco ha voluto bene al Ticino, il Ticino ha voluto bene a lui. È stato un precursore, è andato contro anche a posizioni del Nano, mostrando la sua autonomia. Ora capiamo quanto è stato unico, di esempio, nel suo lavoro politico. Dobbiamo provare a emularlo, anche se non ci sarà mai nessuno come lui, per migliorare il Canton Ticino".

"Le tue opere e il tuo ricordo saranno sempre con noi, caro Marco. Avevi un tuo modo di vedere la vita in modo romantico e anche un po' fanciullesco. Ciao Marco, ci mancherai".

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