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Cronaca
14.10.2022 - 12:080

Recivido! Beccato ancora una volta in dogana con più carico di quello che trasportava effettivamente

Questa volta l'uomo aveva con sè una cinquantina di chili tra salumi vari e salsicce fresche, una dozzina di scarpe, poco meno di 150 litri di olio d’oliva e addirittura un veicolo a tre ruote, mentre ha dichiarato solo generi alimentari

CHIASSO -  Lo scorso fine settimana, durante un controllo al valico autostradale di Chiasso, i collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno fermato un uomo alla guida di un furgone con rimorchio con targhe svizzere. L’uomo aveva correttamente dichiarato solo una parte del carico, principalmente generi alimentari. Il controllo del veicolo ha infatti permesso di scovare diversa merce che l’uomo stava tentando di introdurre in Svizzera senza sdoganarla correttamente: una cinquantina di chili tra salumi vari e salsicce fresche, una dozzina di scarpe, poco meno di 150 litri di olio d’oliva e addirittura un veicolo a tre ruote.

L’uomo ha asserito che si trattava di un carico destinato a privati residenti nella Svizzera interna. Il cittadino, di nazionalità italiana, era già stato fermato in passato dai collaboratori dell’UDSC per omissioni simili, l’ultima risalente al mese di luglio del 2021 nei pressi del valico di Brusata. In quel caso aveva dichiarato di trasportare unicamente materiale da imballaggio. Tuttavia, anche in quell’episodio nel furgone era stata trovata diversa merce non dichiarata tra cui più di 130 chili di carne fresca di manzo e una trentina di bottiglie di vino. Per questi casi e per quello dello scorso fine settimana, all’uomo è stato chiesto un deposito cauzionale complessivo di 10’500 franchi svizzeri in attesa che venga definito l’esatto importo della multa.

Dal primo gennaio 2022 l’Amministrazione federale delle dogane si chiama Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Fa parte del mandato dell’UDSC controllare merci, persone e mezzi di trasporto, in base all’analisi della situazione e dei rischi. Il cambio di nome fa parte del programma di trasformazione DaziT, che mira a digitalizzare i processi dell'UDSC e a uniformare la formazione nelle tre aree di controllo. In futuro, l'UDSC sarà ancora più in grado di garantire la sicurezza globale alla frontiera per la popolazione, l'economia e lo Stato.

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