LUGANO – “Natale è, o dovrebbe essere, sinonimo di pace. Il giorno di Natale invece la proprietà della Fondazione Antonia Vanoni è stata invasa, occupata, danneggiata e vandalizzata da un gruppo (poche? decine?) di persone (giovani, o attempati, molinari? le sigle lasciate a “firma” dello scempio questo riportano). Il comunicato diffuso dal Molino subito dopo i fatti parla di “una serata che si è conclusa senza nessun problema particolare” ma, per dovere di cronaca, si fa notare che la realtà dei fatti è purtroppo ben diversa, come dimostrano le stesse foto in allegato”. La Fondazione Vanoni prende posizione oggi sull’occupazione dell’ex mercatino Caritas, stabile di sua proprietà, allegando una serie di foto degli scempi.
“In particolare, l’azione dei molinari – si legge nella nota - ha danneggiato pesantemente i simboli storici e di riconoscenza dei benefattori della Fondazione, inoltre diverse famiglie indigenti, che proprio in questi giorni di festa aspettavano la consegna di armadi ripuliti e sistemati dalla Fondazione Vanoni negli spazi dell’ex mercatino Caritas: ora questi armadi sono stati rovinati, imbrattati o addirittura semi-distrutti, nei locali in cui qualcuno ha ritenuto di potersi illegalmente introdurre e in cui si è comportato come mai avrebbe fatto a casa propria.
Quelle famiglie indigenti ora non riceveranno detti armadi o, se si riuscirà a ripararne alcuni, riceveranno (solo) questi ultimi, e con molto ritardo. Eppure, era Natale anche per esse. Indipendentemente dalle proprie convinzioni, non perdiamo la speranza che sia considerato giusto reclamare per ciò che taluni hanno fatto alla nostra proprietà allorquando mai accetterebbero che fosse fatto alla loro”.