CRONACA
Viagra, preservativi e scarpe Prada. Le prime rivelazioni degli inquirenti che stanno setacciando il covo di Messina Denaro
Si indaga sulla vita dell'ex boss negli ultimi mesi di latitanza. Nell’appartamento in cui abitava sotto falso nome farmaci, abiti di lusso, ricevute di ristoranti e perfino un cellulare. Si cerca di ricostruire la sua rete di conoscenze

CASTELVETRANO (TRAPANI) - Un appartamento in pieno centro a Campobello di Mazara, a pochi chilometri da Castelvetrano, paese d’origine del Padrino. Pulito, ordinato e con il frigorifero pieno. Abiti griffati, scarpe Prada - in particolare sneakers - profumi e occhiali RayBan. Preservativi e pillole di Viagra. A quanto emerge dalle prime rivelazioni degli inquirenti sulla perquisizione del covo, l’ex boss non aveva perso la passione per il lusso e le donne, per il quale era noto in gioventù. Del resto, al momento dell’arresto nella clinica palermitana della Maddalena, dove era ricoverato per effettuare delle sedute di chemioterapia, indossava un montone griffato da diecimila euro e un orologio da 35mila.

Dalle prime indagini emerge che Messina Denaro conduceva una vita del tutto normale. Nessuno dei vicini sospettava che quell’uomo ben vestito fosse l’ultimo boss di Cosa Nostra, latitante da ben trent’anni. Ovviamente, viveva sotto falso nome. Ma usciva, andava a fare spese e cenava fuori. Nell’appartamento sono state ritrovate anche diverse ricevute di ristoranti. L’abitazione era intestata a Andrea Bonafede, geometra che gli aveva “prestato” la sua identità. La sua carta d’identità era autentica, con tanto di timbro del Comune di Campobello di Mazara. Nel covo, tuttavia, non sono stati trovate armi e neppure i documenti che probabilmente gli inquirenti speravano di trovare, il famoso “archivio” di Totò Riina. È stato però trovato un cellulare, che sarà esaminato prossimamente.

I magistrati sono ora al lavoro per ricostruire la sua rete di conoscenze, gli incontri che faceva; ad esempio se, come sembra, godesse di alcune compagnie femminili. E si cerca di far luce sulle evidenti complicità e connivenze che gli hanno permesso una latitanza trentennale. Messina Denaro, trasferito in una località segreta subito dopo l’arresto, sarà indirizzato ad un carcere di massima sicurezza, dove potrà seguire le sue terapie. Intanto questa mattina il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha firmato il decreto per il regime carcerario del 41 bis. 

Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Aiutava il fratello a nascondersi, arrestata Rosalia Messina Denaro

CRONACA

Arrestato il boss mafioso Messina Denaro

CRONACA

“Un giorno storico”. L’arresto di Matteo Messina Denaro e le reazioni della politica

CRONACA

Prestanome, affari e conti: che cosa ha a che fare Messina Denaro con la Svizzera (e il Ticino)

CRONACA

Il ritorno di Baiardo. "L'arresto di Messina Denaro una trattativa? Se l'ho detto..."

CRONACA

Così Baiardo due mesi fa su Messina Denaro: “E se ci fosse una trattativa per un arresto clamoroso? Un bel regalino per il Governo… ”

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025