CESENA – È stata una notte di terrore per migliaia di abitanti dell’Emilia Romagna. Con il passare delle ore la situazione si è fatta più drammatica a causa dell’emergenza maltempo. Nella notte ci sono state nuove esondazioni, l’acqua ha invaso strade e case in tantissimi centri: da Cesena a Faenza, da Riccione a Lugo. Le operazioni di soccorso sono difficili e le autorità hanno invitato gli abitanti a salire ai piani alti delle abitazioni.
Due finora le vittime accertate, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Un uomo è stato trovato morto a Forlì nella sua casa invasa dall’acqua del fiume Montone. Un’altra vittima a Ronta di Cesena dove è annegato un 70enne: il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco. Risulta ancora dispersa la moglie e altri tre dispersi si contano a Forlì.
Migliaia le persone sono state evacuate in queste ore a causa degli allagamenti e dei fiumi esondati che hanno rotto gli argini. A Cesena la gente è stata costretta a salire sui tetti, in attesa di essere portata in salvo dagli elicotteri. A Forlì il sindaco ha parlato della “peggiore situazione mai vissuta”. Le scuole rimarranno chiuse anche oggi a Bologna e negli altri Comuni colpiti.
Drammatica la situazione anche Faenza, nel Ravennate, dove è esondato il fiume Santerno e l’acqua ha invaso il centro abitato. “Abbiamo passato una nottata che non potremo mai più dimenticare – ha detto il sindaco Massimo Isola -. Un’alluvione che la storia della nostra città non aveva mai conosciuto. Qualcosa di inimmaginabile. Centinaia e centinaia di persone al lavoro da tutta la notte, stanno continuando a intervenire nelle aree allagate con un unico obiettivo: mettere in sicurezza tutte le persone ancora in difficoltà. Per questo motivo invito chiunque sia a conoscenza di parenti o amici al momento irrintracciabili a segnalarmelo tramite messaggio privato. Vi prego di indicare nome e cognome, indirizzo di residenza, composizione del nucleo familiare, numero di telefono cellulare e ogni altra informazione ritenuta utile. La collaborazione di tutti è fondamentale. Stiamo uniti”.
Sui social si moltiplicano i messaggi di richiesta di aiuto di persone bloccate nelle loro case allagate. E continua a piovere: i meteorologi hanno calcolato che sono caduti 130 millimetri di pioggia in sole 24 ore e le previsioni sono pessime: su buona parte dell’Emilia-Romagna anche per oggi è stata emessa una nuova allerta meteo rossa per fiumi, frane e mareggiate.
A Bologna le autorità hanno raccomandato agli abitanti dei quartieri adiacenti al torrente Ravone di non recarsi nelle cantine e nei negozi e di salire ai piani alti.
Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha parlato di mille sfollati, mentre il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ne ha calcolati tremila “che potrebbero anche diventare seimila”.
Cesena, dove il Savio ha rotto gli argini, è l’epicentro dell’emergenza. Ma il maltempo sta flagellando anche Forlì, Rimini e il centro di Bologna. Riccione è spaccata in due: la parte della città oltre la ferrovia e la zona del litorale. Il Savio rischia di rompere gli argini anche a Ravenna, per cui è stata ordinata l’evacuazione preventiva degli edifici lungo la sponda sinistra del fiume. Il maltempo ha mandato in tilt anche il traffico stradale e ferroviario. In treno si arriva sino a Bologna, oltre è impossibile andare. Cancellati decine di collegamenti. E anche oggi la circolazione resterà sospesa sulla Bologna-Rimini, Bologna-Ravenna, Ravenna-Rimini e Faenza-Ravenna. Con ripercussioni in tutta la fascia adriatica.