LOCARNO - È stato un appuntamento davvero speciale quello tenutosi stamattina a Palazzo Marcacci. Il Municipio al completo ha incontrato l’ex presidente del Locarno Film Festival, Marco Solari, invitandolo dapprima ad apporre la propria firma sul Libro d’oro della Città; poi, nella convinzione di fare a lui una gradita sorpresa, ma anche di compiere un gesto dovuto per tutto quanto fatto a favore della Città, l’Esecutivo gli ha consegnato il messaggio appena firmato, con il quale lo propone come cittadino onorario.
Marco Solari è stato presidente del Locarno Film Festival dal 2000 al 2023. Una carica che sin da subito ha assunto con tenacia e determinazione, ritenendola non un premio alla carriera, ma un ben preciso compito. In questi anni ha saputo servire il Locarno Film Festival, portando il necessario rigore nella gestione di una simile manifestazione. Sotto la presidenza di Solari, la kermesse pardata si è costantemente affermata e confermata, sapendosi allo stesso tempo rinnovare e adeguare ai tempi moderni, nel panorama non solo cantonale, ma nazionale e internazionale. Il tutto dimostrando costantemente una grande solidità, anche dal punto di vista finanziario, e senza perdere la sua grande peculiarità essere un “evento popolare” a dispetto di altre grandi rassegne cinematografiche. Con Marco Solari, insomma, il Pardo è stato illuminato da una luce sempre più forte. Così come il buon nome della Città di Locarno, ogni anno, è stato proiettato in tutte le parti del globo.
Un “luganese innamorato di Locarno”, come Marco Solari stesso si è definito, è riuscito nei suoi 23 anni di presidenza a far innamorare della città personaggi e persone di tutto il mondo. E di riflesso, grazie anche alla sua verve che da sempre lo contraddistingue assieme alla già citata concretezza, anche i locarnesi si sono innamorati di lui. Il Municipio cittadino, dunque, ha ritenuto doveroso non solo proporgli di apporre la propria firma sul Libro d’oro, ma anche di chiedere al Consiglio comunale di insignirlo della cittadinanza onoraria. Un riconoscimento finora concesso a sole altre sei persone.
“Uomo estremamente raffinato, visionario, coraggioso e sempre leale, caro Marco, tu non sarai mai il passato, ma rimarrai sempre il presente e il futuro. Non verranno mai dimenticati il tuo carisma e il tuo lavoro”. Queste parole del sindaco Alain Scherrer, proferite durante la cerimonia ufficiale per la firma del Libro d’oro, ben racchiudono lo spessore della persona e il valore aggiunto che Marco Solari ha saputo essere per il Festival e per la stessa Città di Locarno. “Per Locarno sarai sempre una persona speciale, perché tu ci hai sempre fatto sentire tali, dandoci motivazione, con entusiasmo e consapevolezza, e allo stesso tempo facendoci sentire orgogliosi di far parte di questo progetto meraviglioso, chiamato Locarno Film Festival”.
Le parole del sindaco, così come la volontà municipale di conferirgli la cittadinanza onorario, hanno letteralmente spiazzato Marco Solari che, palesando una profonda quanto sincera commozione, è in un primo momento rimasto senza parole. Un fatto più unico che raro, avendo potuto conoscere in questi lunghi anni le sue innate capacità comunicative e di reazione in qualsiasi frangente. “Già ero lusingato per la firma del Libro d’oro, ma non mi sarei mai aspettato questo ulteriore onore. Sono decisamente commosso”. Solari ha quindi espresso la sua gratitudine a tutto l’Esecutivo in carica, nonché a quelli precedenti, per la costante collaborazione dimostrata. Ma anche alla moglie Michela, che ha giocato un ruolo determinante nella vita e nella carriera del presidente del Locarno Film Festival.
Il conferimento della cittadinanza onoraria è deciso dal Consiglio comunale su proposta del Municipio per speciali e riconosciute benemerenze acquisite da una persona che in qualche modo si è distinta in maniera particolare per l'impegno pubblico o per meriti che hanno dato lustro a tutto il Comune. Proprio con tale spirito a Locarno sono state insignite con questa onorificenza solo sei cittadini: Jean Arp, Rita ed Ettore Ranzoni, Raimondo Rezzonico, Ettore Rossi, Flavio Cotti.