MILANO – Andrea Giambruno, l’ex compagno di Giorgia Meloni, farà causa a Mediaset per i fuori-onda trasmessi dal TG satirico Striscia la notizia? “Faccio causa per violazione della privacy e diffamazione a mezzo stampa. L’avvocato mi ha detto che così vinciamo sicuro”, scrive la Stampa. Ma lui, interpellato da Repubblica, si trincera dietro a un “Non ho niente da dire, nulla da aggiungere”.

Silurato dalla conduzione di Diario del giorno, in onda su Rete4, Giambruno si sarebbe rivolto a un legale dopo gli audio imbarazzanti trasmessi da Striscia il 18 e 19 ottobre in due puntate consecutive.

La cronistoria è la seguente.

“Posso toccarmi il pacco mentre ti parlo?” chiede Giambruno a una collega, che risponde: “Lo hai già fatto”. Poi le chiede ancora: “Tu sei fidanzata?”, e la risposta è la seguente: “Sì, te l’ho già detto stamattina, Andrea”. Questo è l’audio andato in onda il 19 ottobre.

Il giorno prima Striscia aveva mostrato un fuori-onda video in cui Giambruno fa delle avance alla collega Viviana Guglielmi: “L'unico giudizio che conta per me è quello della Viviana, ma la bellezza di questo blu estoril, una donna acculturata come te dovrebbe saperlo, blu Cina no, non ti si addice, sei di un livello superiore, meglio oggi? Sei di buon umore? Mi è dispiaciuto ieri vederti un po’… Sembri una donna intelligentissima, ma perché non ti ho conosciuta prima”.

Il 20 ottobre, Giorgia Meloni dà il benservito al compagno via social. “La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. – scrive la premier –. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra”.

Quattro giorni dopo, il 24 ottobre, Giambruno lascia la conduzione di Diario del giorno. “Dispiaciuto per l’imbarazzo e il disagio creato con il suo comportamento” concorda con l’azienda” dà l’addio al video.

Secondo indiscrezioni, il suo avvocato, sostiene che si trattava di colloqui privati, tra colleghi, intercettati sul luogo di lavoro, e che non potevano essere divulgati.