CRONACA
Tragedia di Giovanna Pedretti: Massimo Suter e i rischi delle recensioni sui social. E su TripAdvisor dice che...
Il presidente di GastroTicino: "Spesso e volentieri l’anonimato porta a superare dei confini che altrimenti non si varcherebbero con tanta facilità”
TiPress/Massimo Suter

MORCOTE – Le recensioni online “fanno parte del quotidiano della ristorazione e vanno prese sul serio”. Massimo Suter, presidente di GastroTicino torna sui rischi, ma anche sui vantaggi, dei social media che propongono giudizi sui ristoranti, sottolineando che, spesso, il limite sta nell’anonimato dei post. La Regione lo intervista prendendo spunto dal drammatico caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano finita nella gogna mediatica per una recensione sulla quale regna ancora il mistero. Un caso che ha scatenato una bufera durata settimane. Ieri si sono svolti i funerali della donna, che si è suicidata, forse proprio a causa della pressione mediatica.

Le recensioni negative su un locale, annota Suter, possono anche scaturire da “una sorta di vendetta da parte di un cliente nei confronti di un ristoratore. E spesso e volentieri l’anonimato porta a superare dei confini che altrimenti non si varcherebbero con tanta facilità”.

Ma è anche vero, aggiunge, che “questi siti sono dei veicoli di promozione. Tutti noi, quando per esempio visitiamo una città straniera, andiamo a leggere le recensioni online di hotel e ristoranti. Non vuol dire che poi si decida per forza di andare nei locali con la valutazione più alta, ma è innegabile che restano dei mezzi influenti”.

Parla infine del sito più celebre e utilizzato da chi cerca un ristorante, TripAdvisor: “Le verifiche di TripAdvisor – dice Suter - sono molto più focalizzate sulle recensioni positive, quindi dalle quattro alle cinque stelle. In tal senso gli algoritmi grazie ai quali funziona il sito riescono a cogliere abbastanza facilmente il parente o l’amico che scrivono un commento positivo. Le recensioni negative vengono invece spesso giudicate attendibili a priori e non vengono eliminate dall’algoritmo”. Insomma, “si va a cercare il pelo nell’uovo se qualcuno vuole lasciare una recensione positiva, mentre quelle negative vengono considerate attendibili per partito preso. Tant’è che ci sono delle valutazioni palesemente assurde che non vengono tuttavia eliminate da TripAdvisor andando a rovinare la media di un locale”.

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