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Cronaca
12.04.2024 - 14:120
Aggiornamento: 21:42

Castione, licenziati e accompagnati alla porta. Erano critici verso i vertici

Al Panificio tre dipendenti di 53, 56 e 59 anni hanno perso il posto, mentre altri due sono stati trasferiti altrove. Da mesi, denunciano i sindacati, si respirava un clima pesante. Era stato effettuato anche un audit, ma...

CASTIONE - Tre licenziamenti e due persone trasferite, non si sa dove. C'è agitazione al Panificio Coop di Castione, dove, stando ai sindacati, da mesi si respira un clima pesante. Sempre secondo la versione di Unia e di OCST, che hanno tenuto una conferenza stampa,, i tre, tutti collaboratori attivi da molti anni nell'azienda, sarebbero stati allontanati senza poter salutare i colleghi e scortati alla porta.

I sindacati si stavano occupando di quanto stava accadendo all'interno del panificio da diverso tempo, sollecitati da denunce di atteggiamenti poco consoni da parte di responsabile e quadri intermedi. I dipendenti parlavano di turni massacranti di 11-12 ore, di vacanze, pause e liberi di difficile gestione, di comportamenti autoritari, discriminatori e aggressivi nei confronti del personale, con un conseguente aumento delle assenze di malattia e delle partenze, anche di personale storico.

Dato il clima pesante, è intervenuto l'Ispettorato del lavoro, che ha condotto un audit per capire che cosa stava accadendo e che cosa si potesse fare. Tra i fatti contestati, ci sarebbero anche demansionamenti e spostamenti di turni per "punire" i più critici. I risultati di quanto emerso sarebbero dovuti essere presentati mercoledì scorso. In Ticino erano giunti appositamente anche i vertici della direzione nazionale di Coop. Ma, con grande sgomento e sorpresa, non solo non se ne è mai parlato, addirittura tre storici dipendenti di 53, 56 e 59 anni sono stati licenziati in tronco e accompagnati alla porta dalla sicurezza, mentre altri due sarebbero stati trasferiti altrove.

Secondo i sindacati dall'audit sarebbe emersa "una situazione grave e imbarazzante per il gruppo", a cui però non avrebbero seguito, a detta anche dell'HR nazionale, proposte concrete e attuabili per migliorarla. 

Viene contestato anche un episodio in cui un dipendente, nei mesi scorsi, ha rischiato la vita intervenendo su un macchinario che, come da abitudine al Panificio, non era stato fermato, modus operandi che va contro le norme di sicurezza.

I tre licenziati sarebbero figure rispettate dai colleghi e con posizioni alquanto critiche verso l'operato dei vertici negli ultimi mesi. Nei loro dossier comparivano vari provvedimenti disciplinari e rendevano difficile il lavoro del management, dettagli che Unia contesta. 

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