BASILEA – “Andate a fare i frontalieri”. Non è un obbligo, bensì solo un appuntamento informativo. Ma ha scatenato un autentico caos, con tanta indignazione. L’Ufficio cantonale del lavoro di Basilea Città infatti suggerisce ai disoccupati 50enni di provare a varcare il confine germanico per trovare un lavoro.
A chi potrebbe essere interessato è arrivata una missiva, riportata dal Blick, che invita a un incontro, appunto, per parlare di questa possibilità. Che intanto ha fatto il giro della Svizzera e ha fatto infuriare molti, anche in Ticino, dove il tema frontalierato è da tempo particolarmente caldo.
A parlarne, tra gli altri, sono stati il direttore de La Regione Matteo Caratti e il democentrista Marco Chiesa.
Caratti fotografa, nel suo editoriale, la situazione ticinese: dapprima i lavoratori provenienti dall’Italia hanno svolto i lavori che i ticinesi non vogliono più fare, poi hanno iniziato a sostituirli anche in altri settori. Pur facendo, a loro volta, una vita complicata.
Parlando di Basilea, scrive: “Inutile dire della delusione di chi qui vive, di chi qui si è formato e qui ha vita e affetti quando si ritrova a essere invitato da un servizio dello Stato a guardare oltre confine per cercare un posto di lavoro”. Anche perché “il disoccupato ben sa che quotidianamente migliaia di lavoratori della vicina Germania approdano in Svizzera e occupano posti di lavoro che potrebbero invece interessare lui. Sempre contattato dal ‘Blick’, l’Ufficio cantonale dell’economia e del lavoro (Amt für Wirtschaft und Arbeit) sottolinea che la cooperazione transfrontaliera ha una lunga tradizione sul locale mercato del lavoro”.
“Permetteteci una domanda semplice semplice: ma i funzionari autori della proposta (indecente) si sono almeno accorti del boomerang politico e sociale? Che si impegnino piuttosto nel recuperare fra le ditte della zona il valore della responsabilità sociale delle aziende. O che trovino qualche idea forte per favorire chi dei datori di lavoro è pronto a rispettarla. O che se ne vadano loro (i funzionari) in Germania”, termina Caratti.
Durissimo il Consigliere Nazionale UDC Marco Chiesa. “E voilà. Le autorità del Canton Basilea, notoriamente internazionalista e di sinistra, hanno trovato una bella soluzione per risolvere i problemi dei lavoratori cinquantenni disoccupati: che cerchino lavoro in Germania e facciano i frontalieri. Mentre decine di migliaia di persone lavorano in Svizzera e varcano il confine tutto i giorni, noi dovremmo lasciare il posto e fare il contrario! Una bella idea, complimenti! Io comincerei col sostituire quei politici e quei funzionari che pensano e scrivono queste bestiate! Questi sono i benefici della libera circolazione delle persone....poter cercare lavoro in Germania!”.