ECONOMIA
Divario salariale, i ticinesi guadagnano il 20% in meno
Lo rivela l’Ufficio Cantonale di Statistica: il differenziale massimo è con Zurigo, ma il Ticino resta indietro rispetto a tutte le altre grandi regioni svizzere. Tra le cause, manodopera straniera a minor costo e costo della vita inferiore
TiPress/Pablo Gianinazzi

BERNA – Nel 2020 gli stipendi ticinesi sono stati del 23,3% più bassi rispetto a quelli di altri Cantoni. È quanto emerge dai dati pubblicati dall'Ufficio cantonale di statistica sulla "Rivelazione svizzera della struttura dei salari". La paga media nel settore privato in Ticino - dati alla mano - era in media di 5'203 franchi contro i 6'414 percepiti nel resto della Svizzera. 

"Osservando l’evoluzione tra il 2010 e il 2020 – si legge nel rapporto –, si nota come la mediana del Ticino sia aumentata del 3,7% (188 fr.), mentre quella del resto della Svizzera del 7,3% (439 fr.). Oltre a essere situata a un livello inferiore, la mediana ticinese si sta allontanando da quella del resto del Paese [F. 1]. Nel 2010 infatti lo scarto rispetto al resto della Svizzera, pari a 960 franchi, era più basso e corrispondeva al 19,1% del salario mediano ticinese". 

E ancora: "I motivi di questo divario, che raggiunge il suo massimo nel confronto con Zurigo, ma vede il Ticino in difetto rispetto a tutte le altre grandi regioni Svizzere, sono molteplici e vengono evocati nel dibattito pubblico in maniera più o meno marcata. Tra i fattori menzionati c’è il costo della vita che risulta inferiore in Ticino rispetto al resto della Svizzera. Questo potrebbe determinare un salario, che risulta dall’incontro tra domanda e offerta di lavoro, più basso rispetto al resto della Svizzera. A questo si aggiunge l’importante presenza di manodopera frontaliera (in Ticino rappresenta oltre un terzo degli occupati) che, con un costo della vita inferiore rispetto a quello ticinese, eserciterebbe – sempre secondo il dibattito pubblico – una pressione al ribasso sui salari dei residenti".

"Questi due fattori, oltre ad avere un impatto sulle dinamiche economiche che determinano l’incontro tra domanda e offerta, sono considerati anche da chi definisce dei salari settoriali o aziendali a livello nazionale. Basta pensare alla presenza di salari differenziati per il Ticino (ma non solo) in alcuni contratti collettivi come quello nazionale mantello per l’edilizia principale, che offre salari inferiori rispetto al resto della Svizzera. Questi fattori portano, in modo più o meno diretto, a livelli salariali più bassi rispetto al resto della Svizzera. Un’ulteriore questione spesso evocata per giustificare il divario del Ticino con il resto della Svizzera riguarda la composizione del mercato del lavoro. Ad esempio, grazie alla vicinanza con l’Italia, la struttura economica attuale del cantone si fonda sulla presenza storica e sempre più consistente di manodopera straniera a basso costo. Si tratta di una caratteristica specifica del Ticino. L’articolo ha lo scopo di identificare quest’ultimo aspetto, scomponendo la differenza salariale osservata tra il Ticino e il resto della Svizzera in una parte spiegata da fattori strutturali e una non spiegata da questi fattori".

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