BERNA - La Svizzera rallenta il passo. Nel 2023 la crescita economica si è attestata sullo 0,7% mentre nell’ultimo trimestre dell’anno è cresciuta solo dello 0,3%. Lo comunica la Segreteria di Stato dell'economia (Seco), spiegando che le cause risiedono nell’effetto della normalizzazione dopo la crisi del coronavirus e nel difficile contesto internazionale. Il confronto con il 2022 è lampante: allora il prodotto interno lordo aveva registrato un +2,6%. Il dato dell’ultimo trimestre 2023 è uguale a quello già registrato nel terzo trimestre e in linea com le previsioni degli esperti, che si attendevano valori compresi fra +0,1% e +0,3%.
Da segnalare il lieve contributo negativo del comparto manifatturiero (-0,1%) e della costruzione (-0,2%), nonché il netto calo del commercio (-1,0%) e dell'industria chimico-farmaceutica (-2,3%).
Per contro rimontano il segmento energetico (+4,3%) e il settore terziario con il comparto alberghiero e ristorazione (+3,5%), sanità e sociale (+1,4%), servizi finanziari (+1,0%) e pubblica amministrazione (+0,7%).
La Seco ricorda peraltro che i rilievi annuali sul Pil sono lordi, tengono conto cioè anche degli eventi sportivi. Senza calcolare questi ultimi - che hanno un impatto importante perché in Svizzera hanno sede diverse ricchissime federazioni internazionali - i dati si attesterebbero al +1,3% nel 2023, contro un +2,5% del 2022.