Politica
30.11.2016 - 16:430
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Falso controllo del contatore. Come prevenire la truffa?
Negli ultimi due giorni la Polizia ha ricevuto un paio di segnalazioni di falsi impiegati che si intrufolano in casa per poi rubare gioielli e oggetti di valore. Vademecum di cosa fare in caso di dubbio
LUGANO/MENDRISIO - Un giorno come gli altri, suona il campanello. Alla porta, un impiegato delle aziende dell'acqua che desidera effettuare un controllo del contatore dell'acqua per verificare eventuali malfunzionamenti.
L'utente, per nulla insospettito, apre... ma il seguito non è di quelli piacevoli.
A mettere in guardia da visite del genere è la Polizia Cantonale, che in questi ultimi giorni ha ricevuto due segnalazioni di falsi operai appartenenti all'azienda dell'acqua, che hanno operato nella zona del Mendrisiotto e del Luganese, con l'intento di commettere dei furti nelle abitazioni a scapito di persone anziani.
Come procedono i falsi impiegati? Dopo essere entrati in casa, invitano ad aprire un rubinetto dell'acqua della cucina o dei bagni e subito dopo questa persona sparge un gas maleodorante nell'ambiente. Richiedono poi di racimolare i gioielli ed il denaro in un punto della casa per evitare che si corroda e poi dopo aver atteso il momento più propizio rubano i valori e si dileguano.
La Polizia ripete nella sua nota le regole basilari di prevenzione, ovvero sempre richiedere una tessera identificativa, se non già mostrata e prestare attenzione a quanto riportato, il numero di telefono dell'azienda o del proprio superiore e procedere alla verifica sull'attendibilità del controllo che dicono di voler fare. Non deve essere però chi ha suonato alla porta a chiamare, ma chi ha ricevuto la visita, per evitare di essere messi in contatto con un complice. È prudente anche verificare che il numero telefonico corrisponda a quello dell'azienda di cui si spacciano come impiegati. E si consiglia vivamente di non mostrare o raccogliere i valori o il denaro come richiesto da questi falsi impiegati.
In caso di dubbio, la prima cosa da fare è allertare il 117 e richiedere l'intervento di una pattuglia oppure chiamare un famigliare o conoscente per farsi aiutare in queste verifiche.