Politica
16.12.2016 - 13:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il PS, «anima sociale leghista, fondamenti cristiani pipidini, area radicale dei liberali... tocca a voi!»
Per i socialisti, si rischia di «ottenere un preventivo ancor più a destra, per i ricatti di Bignasca ed una politica liberista che non possiamo accettare. Alcune forze devono reagire»
BELLINZONA - Il triciclo è in realtà fragile, e molti in Parlamento sono soggetti ai dettami della politica liberalista di destra.
È l'analisi del Partito Socialista a quanto successo in questi giorni in Gran Consiglio, con la bocciatura sia del rapporto di maggioranza che di quelli di minoranza sul preventivo, tornato in Gestione. «Questa decisione dimostra come il patto stretto dai tre partiti di maggioranza in Parlamento intorno
alla ‘manovra di rientro e al preventivo 2017 fosse forzato, fragile e controproducente. Fin dall’inizio il Partito Socialista ha proposto una discussione seria, chiedendo più attenzione per la socialità così come lo stralcio dei tagli supplementari che mettono a repentaglio il ceto medio e le
fasce più deboli della popolazione. Se PPD-PLR e Lega, invece di portare avanti la manovra a qualunque costo, avessero accolto queste richieste si sarebbe ottenuto un Preventivo più serio e un Rapporto di maggioranza sostenuto da più consenso», scrive il PS.
Il partito è soddisfatto del suo lavoro. «Il Partito Socialista ha agito con serietà e coerenza: ha proposto una discussione e lo stralcio dei
tagli supplementari decisi in Gran Consiglio e che non erano previsti nella manovra iniziale da 185 milioni di franchi. Infine, confrontato con il rifiuto di un dialogo a proposito di misure che non potevano essere accettate, ha promosso i referendum “Stop ai tagli!” in votazione il 12 febbraio 2017. Il Gruppo PS ha presentato un Rapporto di minoranza con cui he espresso il disaccordo con le misure della manovra, in cui ha mostrato che vi siano spazi per garantire una socialità adeguata adattando la fiscalità e rinunciando a sgravi fiscali concessi agli alti redditi: ha perciò richiesto di bocciare il Preventivo 2017».
Il PS rimane disponibile al colloquio per il dossier sul preventivo, fermo restando che le richieste sono note poiché costituivano il rapporto di maggioranza. Il timore è uno, e i socialisti lanciano un appello alle altre forze: «Il rischio, oggi, è di ottenere un preventivo ancora più marcato a destra, dettato dai ricatti del deputato leghista Boris Bignasca e da una politica liberista che non possiamo accettare. La decisione del Gran Consiglio evidenzia come l’anima sociale della Lega, i fondamentali cristiani
del PPD e l’ala radicale del PLR subiscano la politica liberista dettata dalla destra in Parlamento così come in seno al Consiglio di Stato: il PS attende invece che reagiscano e che facciano sentire la loro voce.
È più che mai importante evitare, opponendosi con decisione, un preventivo ancora più a destra, caratterizzato da tagli supplementari a danno del ceto medio e delle fasce più deboli della popolazione. Se così non fosse verrebbe favorita una politica ancora più liberista, imposta dalla destra, marcata da ulteriori inaccettabili tagli ai danni della popolazione e dello Stato su cui il PS non intende entrare in materia».