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13.01.2017 - 15:370
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il Centro di dialettologia sotto esame. «Tutti i collaboratori sono necessari? E il budget? Gli stagisti stranieri?»

I deputati di UDC e Area Liberale, partendo dal caso del giovane torinese assunto al 60%, pongono domande specifiche al Consiglio di Stato. «È stato assunto senza concorso? A quanti è accaduto?»

BELLINZONA - Il caso del giovane torinese assunto per un progetto finanziato dalla Confederazione al Centro di dialettologia e etnografia è già oggetto di due atti parlamentari in meno di 24 ore. Dopo l'interrogazione di ieri di Massimiliano Robbiani (a cui, però, le indiscrezioni di liberatv.ch e le interviste del nostro portale hanno di fatto fornito le risposte), sono i granconsiglieri di UDC e Area Liberale a esprimersi. Le loro domande, però, non si fermano al caso specifico del giovane assunto al 60%: essendo stati egli stagista, vogliono sapere quanti stagisti stranieri fanno parte dell'Amministrazione cantonale, e mettono addirittura in discussione budget e personale del Centro. Insomma, da un'assunzione potrebbe abbattersi una sorta di ciclone sugli studi dialettali in Ticino. La classica bufera che, anziché esaurirsi in un bicchier d'acqua, ha sollevato quesiti e dubbi. «Ieri, con un certo stupore è apparsa la notizia su diversi media ticinesi che un giovane torinese è stato assunto a tempo parziale (già stagista arrivato più di un anno fa in Ticino) dal DECS per il Centro di dialettologia dal costo di circa 2,5 milioni all'anno», scrivono i deputati, con primo firmatario Tiziano Galeazzi (assieme a Gabriele Pinoja, Lara Filippini, Sergio Morisoli, Paolo Pamini). «A difesa di tale scelta sembra sempre essere la classica tattica. “Non si trovano neolaureati ticinesi che possano occupare tali posizioni” a detta del Responsabile del Centro Signor Franco Lurà. Quindi secondo quest’ultimo è stato giusto: cosi ha affermato. In un’altra intervista fatta al Direttore divisione della cultura, Signor Sandro Rusconi oltre ad ammettere l’assunzione ma a non specificare se prima o dopo la votazione popolare sull’Iniziativa “Prima i nostri” ammette di non sapere se questo genere di formazione scientifica (onomastica: Disciplina che studia i nomi propri, le loro origini e i processi di denominazione nell'ambito di una o più lingue o dialetti) sia o meno presente sul nostro territorio». I lati oscuri della vicenda sono ancora parecchi. «A parte l’evidente contrasto contro l’iniziativa “Prima i nostri”, che fa sorgere la naturale questione su come un torinese possa sapere meglio di un ticinese il nostro dialetto, non si capisce se questa assunzione, dopo uno stage del candidato per più di un anno, sia avvenuta su concorso pubblico o meno. Incredibile poi che in tutto il Ticino e in tutta la Svizzera non si sia trovato un candidato preparato per quel determinato posto di lavoro. Cosi come la prassi iniziale d’assumere personale non di ruolo come stagista per poi passare direttamente all’assunzione, aggirando probabilmente il blocco del personale in vigore», riflettono i granconsiglieri, che quindi chiedono al Governo: «1. Cosa pensa il Consiglio di Stato del fatto che vi siano ventiquattro (24) collaboratori assunti (tra parziali e tempo pieno) in questo specifico Centro di dialettologia? 2. Nell’ottica della riduzione la spesa pubblica, il Governo prenderebbe in considerazione un decurtamento del budget annuale destinato a tale Centro e la relativa riduzione dell'organico? 3. A quanto ammontano i sussidi dalla Confederazione in rapporto (sia numerico che %) a quanto versa il Cantone per mantenere questo ufficio? 4. È stato o no emesso un concorso pubblico per questo specifico posto di lavoro? 5. Quale credenziale ha determinato l’assunzione del collaboratore, necessario a tempo parziale in un ufficio cosi numeroso? Si presume, abbia conoscenze dei vari dialetti ticinesi oltre che conoscere la storia dei cognomi. Se sì, dove ha studiato nel nostro Cantone? 6.L’assunzione o l’impiego di stagisti nell’Amministrazione pubblica in generale entra in considerazione del blocco del personale? 7. Quanti stagisti stranieri provenienti dall’Unione Europea ha l’Amministrazione pubblica cantonale? Suddivisi per Dipartimento, quanti di loro in % e numericamente sono stati assunti dopo lo stage senza concorso e con un concorso pubblico negli anni 2015 e 2016?».
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