POLITICA
Il Caffé a rischio sopravvivenza: quattro licenziamenti e alcuni tempi ridotti per non chiudere
Il settimanale ha dovuto ricorrere a misure drastiche. Syndicom mette in realzione con la querelle col Sant'Anna, decretata di fatto la morte dell’inchiesta giornalistica per una questione economico finanziaria"
BELLINZONA - Il settimanale Il Caffè riduce gli effettivi, licenziando quattro collaboratori, mentre alcuni sono passati a percentuale ridotta, per garantire la sopravvivenza del giornale stesso.. A darne notizia è il sindacato Syndicom, che in una nota preoccupata mette in relazione i decreti d'accusa emessi ai danni di quattro giornalisti per il caso Sant'Anna.La situazione finanziaria, si legge nella lettera inviata ai collaboratori, è disastrosa."Questa brutta notizia coincide purtroppo con la controversa vicenda dei quattro decreti d’accusa nei confronti dei giornalisti del Caffè e con l’inevitabile impatto intimidatorio che avrà su tutti i media del nostro piccolo Cantone", scrive il sindacato, preoccupato, che attacca il Sant'Anna: "in questo contesto preoccupa inoltre il contorto comunicato stampa della clinica, inviato a tutte le redazioni ticinesi, che parla apertamente di diffamazione intenzionale. La clinica afferma che “le procedure penali si debbano fare nelle aule giudiziarie e non sui media” e allo stesso tempo si auto-assolve con un comunicato stampa sentenziando che “le decisioni del PP riconoscono indirettamente alla Clinica e al suo personale di aver agito e di agire tuttora nel rispetto delle regole” (pur non avendo risposto alle interrogazioni poste dai giornalisti). Un’evidente contraddizione".Questa vicenda ha per Syndicom una conseguenza pesante. "Se da una parte resta viva la speranza che non venga messo definitivamente il bavaglio alla libertà di stampa con una condanna per concorrenza sleale, dall’altra viene decretata di fatto la morte dell’inchiesta giornalistica per una questione economico finanziaria"."L’inesorabile destino delle piccole redazioni, che non trovano più le risorse necessarie per sopravvivere, decreta di fatto la riduzione della pluralità d’informazione. E questo mette fortemente a rischio il nostro sistema democratico. In un contesto simile riescono infatti a sopravvivere soltanto i grandi gruppi editoriali che stanno disegnando nuovi scenari nel controllo politico dell’informazione. Pluralità d’informazione e “scomodo” giornalismo d’inchiesta hanno quindi il destino segnato", si conclude la nota.
Potrebbe interessarti anche

POLITICA

Sant'Anna e Il Caffé, la battaglia continua. "Nemici della libertà di stampa sono coloro che ne abusano"

POLITICA

Il Caffé scrive al procuratore, "avremmo voluto ascoltare le sue motivazioni. Quali sono i nuovi confini per la stampa?"

POLITICA

Syndicom, "la stampa libera evita derive autoritarie, ma oggi è in mano a pochi che filtrano le informazioni"

POLITICA

Il Caffé va in... bianco. «A processo per aver cercato di capire, un segnale preoccupante per la libertà di stampa»

CRONACA

Libertà di stampa sotto assedio. Syndicom, "con la concorrenza sleale i poteri forti hanno trovato un nuovo metodo intimidatorio"

POLITICA

La Clinica Sant'Anna accusa, «Pronzini discredita la sanità ticinese»

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025