Dadò sul Comitato contro la politica di Gobbi, "non abbiamo paura di nessuno, nemmeno delle minacce della Lega. Sinistra unita? Difficile".
Il presidente del PPD per il momento non si sbilancia. "Non si sa cosa c'è dietro alle apparenze, quando proporranno qualcosa di concreto prenderemo posizione"
BELLINZONA – Se la sinistra si unisce, sul tema migrazione, contro quanto sta attuando Norman Gobbi, non serve probabilmente la sfera di cristallo per immaginare che si va verso uno sconto fra i due poli, con il Comitato unitario per una nuova politica migratoria svizzera da una parte e Lega e UDC (che ha già annunciato tramite il suo presidente Marchesi di essere pronta a mettere un muro alle proposte progressiste).
E che ruolo avranno in tutto ciò i partiti di centro? PLR e PPD sono legati al movimento di Via Monte Boglia dal cosiddetto triciclo, che Righini condanna, d’altra parte i pipidini hanno insisto al loro interno i valori cristiani. Cosa accadrà? Lo abbiamo chiesto a Fiorenzo Dadò, un presidente che mostra di non temere nessuno.
Cosa pensa di questo Comitato?
“Non lo conosco, non si è ancora capito cosa ci sia dietro le apparenze”.
Si prospetta uno scontro sinistra-Lega, voi come vi schierereste?
“Noi non ci schieriamo contro qualcuno, ma non abbiamo timore ad esprimere la nostra opinione, neppure di fronte alla Lega e alle sue minacce”.
Sarebbe per voi possibile rimanere equidistanti?
“Come detto, non conosco a sufficienza. Quando proporranno qualcosa, quando si opporranno a qualcosa di concreto poi vedremo di volta in volta”.
È l'inizio verso una sinistra unita anche su altri temi, e se sì vi preoccupa?
“Preoccuparci? Ma no, ognuno è libero di proporre le proprie strategie ed è anche possibile che la sinistra tenti di ricompattarsi, tuttavia non sarà una passeggiata. Staremo a vedere”.
