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17.09.2017 - 17:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Per la Lega, il complotto c'è. Ma è contro la destra, "PPD e PLR hanno cambiato idea sulla civica per punire un'iniziativa giunta dalla parte politica che va sempre bastonata"

Triste ipotesi del settimanale leghista sul cambio d'idea dei comitati cantonali dei due partiti sull'iniziativa in votazione settimana prossima. "Se la Lega avesse sostenuto il sì, loro direbbero il contrario di quel che affermano ora. È un voto su chi comanda nella scuola"

BELLINZONA- “Lo scomposto agitarsi dei contrari alla civica ha poco a che vedere con l’oggetto in votazione. Ha invece molto a che fare con squalificanti giochetti partitici ed ideologici. Il fatto che la partitocrazia e la casta conducano questi giochetti sulla pelle degli scolari ticinesi è un’ulteriore aggravante”. Sono accuse pesanti, quelle che la Lega, attraverso il Mattino, lancia ad alcuni partiti, in particolare PLR e PPD. Una sorta di complotto, dunque, ma a favore del no, o meglio, contro la destra.

Secondo il Movimento di via Monte Boglia, i due partiti hanno infatti cambiato idea sulla civica (in realtà, i comitati cantonali hanno votato no mentre i deputati in Parlamento avevano optato per il sì) per fare un dispetto alla Lega e all’UDC, soprattutto alla prima.

“Il comitato promotore dell’iniziativa “Educhiamo i giovani alla cittadinanza”, presieduto dal Dr Alberto Siccardi, è apartitico, ma i suoi esponenti non sono certo di $inistra”, inizia il pezzo. “In Gran Consiglio, anche i deputati dei partiti $torici hanno sostenuto a larga maggioranza il compromesso della commissione scolastica, che è assai vicino all’iniziativa: segno che chi conosce la proposta messa in votazione non può che approvarla”.

Ma poi “in seguito però la partitocrazia si è “accorta” che l’iniziativa è appoggiata dall’odiata Lega e dall’UDC. E ha perso la testa. In quattro e quattr’otto ha voltato marsina, sconfessando brutalmente i propri parlamentari. Questo perché non bisogna mai dare ragione ai vituperati “populisti”. Soprattutto quando manifestamente ce l’hanno!”.

Insomma, “la partitocrazia voltamarsina è andata così ad unirsi agli esponenti di punta (?) dell’antileghismo isterico. A costoro, evidentemente, della questione civica o non civica non importa un tubo. Se le parti fossero invertite, ossia se la partitocrazia fosse favorevole alla civica e la Lega si opponesse, direbbero proprio il contrario di quel che dicono ora”. Secondo la Lega, dunque, del tema in sé importa ben poco, dietro ci sono solo giochi politici: un’ipotesi decisamente non degna della democrazia ticinese.

E insiste, “è quindi evidente che la partitocrazia e la “casta” (concetti che in buona parte si coprono) tentano, semplicemente, di punire l’iniziativa rea di arrivare da quella parte politica che deve imperativamente venire bastonata. Questo è il loro senso civico”.

Per quanto riguarda il PS, da tempo il settimanale sostiene che voglia votare no “perché i futuri cittadini devono rimanere nell’ignoranza del modello svizzero. Così è più facile sdoganare bestialità sul genere “la Svizzera non esiste”. E continuare a svendere il paese alla fallita UE”.

Il voto sulla civica sarebbe diventato un voto su chi comanda nella scuola pubblica ticinese.

No, un’ipotesi davvero triste, troppo, per crederci sul serio.
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