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11.02.2018 - 15:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Caos case anziani, "avevamo detto che Balerna era solo la punta dell'iceberg ma il Governo ha fatto orecchie da mercante"

Mattep Pronzini, dopo la lunga serie di episodi, fra dimissioni, arresti, malcontento, organi di direzione ritenuti incompetenti o carenti, torna sul tema e si chiede se il Consiglio di Stato abbia in mano o meno la situazione. "Cosa intende fare ora per svolgere i suoi compiti di vigilanza?"

BELLINZONA  - Cosa sta succedendo nelle case anziani ticinesi? Dimissioni, arresti, malcontento, in almeno le seguenti strutture (casi conosciuti): Casa Anziani Balerna, Casa Anziani Pedemonte a Bellinzona, Centro Somen Sementina, Casa Anziani Biasca, Casa San Donato Intragna, Casa Rea Minusio, Casa Anziani Santa Filomena Stabio, Casa Anziani Tusculum Arogno e Melano, Casa Anziani San Rocco a Morbio Inferiore.

Matteo Pronzini si era battuto per la verità sui fatti della casa anziani a Balerna, ormai diverso tempo fa, il primo caso eclatante. Ed ora ritiene che, a posteriori, non si sia fatto abbastanza. “Avevamo attirato l’attenzione sul fatto che quel caso da noi segnalato non era che la punta dell’iceberg, cioè di una lunga serie di situazioni, magari non tutte così drammatiche, ma certo preoccupanti. Il governo, come era facile immaginare, ha fatto orecchie da mercante a quel nostro monito; non ha proceduto ad avviare alcuna seria riflessione sui problemi da noi sollevati: ed ecco che nello spazio di poco tempo, i casi si sono accumulati, uno dietro l’altro, diventando, da casi isolati, un problema, a nostro modo di vedere, politico che si dovrà affrontare con decisione”, scrive lo stesso deputato dell’MPS in un’interpellanza.

A preoccuparlo è una dichiarazione di Manuele Bertoli a La Regione di alcuni giorni fa, quando diceva che i dossier arrivano sul tavolo del Governo solamente quando è il medico Cantonale a occuparsene in prima persona. “Prima ne leggevamo soltanto sui giornali, come tante ne leggiamo...Le situazioni difficili vanno risolte per tempo e non lasciate lì, immaginando che le cose possano cambiare. Un cambiamento può accadere ma è difficile, in particolare quando si generano degli scontri fra fazioni..Ritengo che la questione della doppia rappresentanza nell’organo direttivo vada risolta. Può essere sostenuta in una situazione transitoria o contingente, ma normalmente la rappresentanza dello Stato dev’essere dello Stato e basta. E’ una questione di trasparenza, pulizia e chiarezza dei ruoli”, ha detto il Ministro.

Per Pronzini, sono  “affermazioni del presidente del governo dimostrano che l’esecutivo non ha per nulla in mano la situazione nelle case per anziani e che, forse, questa è una delle ragioni per cui con sempre più regolarità gli organi di stampa ci informano di situazioni difficili, spesso drammatiche, nelle case per anziani”.

Pertanto, chiede:

“1. Conferma che la legge sanitaria demanda al Consiglio di Stato l’alta vigilanza (art. 22)?

2. Conferma che, sempre la stessa legge, l’articolo 23 indica che il Medico cantonale, di concerto con il Dipartimento, cura l’esecuzione della legge?

3. Conferma che l’articolo 80 della Legge sanitaria impone un’autorizzazione del CdS per esercizio di una casa di cura o di riposo per anziani?

4. Conferma che in base alla Legge concernente il promovimento, il coordinamento e il finanziamento delle attività a favore delle persone anziane (Lanz) il Consiglio di Stato ( art. 19) designa l’autorità competente per esercitare la vigilanza sulle attività delle strutture sociosanitarie a favore delle personale anziane e che l’autorità competente può ordinare alle strutture le opportune verifiche e revisioni, nonché richiedere i dati che ritiene necessari?

5. Conferma che ogni struttura sociosanitaria riconosciuta è tenuta a garantire allo Stato una rappresentanza nel suo organo amministrativo (art. 22)?

6. Conferma che in base al Regolamento della Lanz emesso dal Consiglio di Stato l’ente gestore della struttura sociosanitaria procede alla nomina del Direttore, scegliendolo unicamente tra i candidati ritenuti idonei dall’Ufficio anziani e che la nomina deve essere ratificata dal Consiglio di Stato?

7. Sulla base delle risposte alle precedenti 6 domande, non ritiene che le affermazioni fatte alla Regione da  Manuele Bertoli siano un modo poco elegante per in realtà evitare di affrontare un problema non più eludibile?

8. Cosa intende intraprendere a brevissimo tempo il consiglio di Stato per adempiere ai suoi obblighi di vigilanza sulle case per anziani in materia di qualità delle cure e verifica che ogni direttore/direttrice abbia la formazione, l’esperienza e le attitudini necessarie al buon funzionamento della struttura?

9. Come avviene la scelta dei rappresentanti dello Stato nelle singole strutture? Esistono dei criteri per la valutazione dei candidati? Ogni quanto i rappresentanti devono dare scarico del loro lavoro al Consiglio di Stato?

10. Attualmente in tutte le strutture il posto di rappresentante dello stato è occupato? Se no, dove ciò non avviene e per quale ragione?

11. Da ultimo, chiedo al Consiglio di Stato di comunicare al Plenum del Gran Consiglio i nominativi di tutti i rappresentanti dello stato nelle singole strutture”.
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