BELLINZONA – “Io alla scuola ci tengo, lasciate che i bimbi vengano a me”. Con Sergio Morisoli sorridente e vestito da prete. Questo è il meme che sta infiammando di polemiche il Ticino, apparso sulla community di GAS social, un contributo di Corrado Mordasini al dibattito sul credito di sperimentazione de La scuola che verrà. In un periodo in cui si parla molto di pedofilia nella chiesa, la miccia si è subito accesa.
Lo stesso Morisoli ha risposto attraverso Facebook, spiegando di non voler sporgere denuncia ma di desiderare educare i giovani anche a seguito di episodi simili. “Sono a Dublino ma le bassezze ticinesi mi sono giunte. Le offese bastarde e gli insulti vigliacchi a me, sono ormai globalizzati e dai confini passano facilmente. La statua di James Joyce incrociata in serata mi ha ispirato a guardate oltre, in alto, a girarmi e lasciare indietro nella loro pozzanghera, loro che si sentono padroni del mondo. Poverini chi deve pubblicare cose schifose del genere. Non occorrono parole di denuncia da parte mia, ringrazio i colleghi che trasversalmente mettono all’indice questo genere di degrado morale, civile e educativo. Spero che i ticinesi, grazie a questo attacco vile a me, capiscano che siamo all’alba di un immenso cantiere da aprire per educare le prossime generazioni, educarle a non diventare come chi fa questo genere di vignette. Ringrazio per tutti i numerosissimi messaggi, sms, ecc. di solidarietà ricevuti”.
Molti i commenti piccati e scandalizzati dei compagni di politica. “Mordasini personaggio malato da curare al più presto”, ha sparato Massimiliano Robbiani, aggiungendo attraverso ticinonews: “Eppure Mordasini sa bene cosa si prova quando aleggia lo spettro della pedofilia nelle persone vicine e nell'ambiente di lavoro, avendo avuto due ex collaboratori che hanno dovuto rispondere a questo genere di accuse. Proprio per questo rimango spiazzato dalla sua superficialità nell'affrontare questo tema, addossandolo a persone a caso, giusto per attaccarle politicamente”.
Anche Alain Bühler ha detto la sua: “Mordasini, sedicente paladino sinistroide della rettitudine in questo Cantone, con la sua ultima "creazione" conferma solo di essere di una pochezza disarmante. Quando non ha argomenti attacca la persona, solo che in questo caso il colpo è talmente basso che è da denuncia. Pare che il soggetto collabori pure con la RSI oltre che con la Sinistra nostrana. Se li scelgono bene gli "amici" costoro. Soprattutto l'emittente radiotelevisiva, che di Mordasini e del suo sottoprodotto web se ne è servita a piene mani nei mesi scorsi... Ad ogni modo decida Sergio cosa fare, a cui va la mia solidarietà per quanto accaduto”.
IHenrik Bang su tiicnonews va contro corrente, “visto come siamo abituati da ogni copertina di un noto domenicale, per questa vignetta direi che si tratta di satira che colpisce nel segno diverse problematiche quali il finanziamento pubblico delle scuole private (per le quali Morisoli ha sempre lottato), con un appunto sul serio problema irrisolto dei preti pedofili coperti dalla Chiesa. Sorrido perché i problemi dei ticinesi sono altri", ma è l’unico.
“Vergognoso e squallido. Mi auguro che il nostro collega e capogruppo reagisca nelle sedi giuridiche appropriate. Mi sento solo di solidarizzare con Sergio. Per quanto riguarda Mordasini, sarebbe interessante sapere se la RSI, con cui ha una collaborazione lavorativa, ha intenzione di intervenire o chiuderà gli occhi anche in questo caso", irrompe Tiziano Galeazzi, e da parte liberale Fabio Schnellmann parla di “fotomontaggio poco opportuno e che lascia spazio a terribili interpretazioni. L'offesa diretta alle persone per contrastare un'idea differente trovo sia un'arma squallida", critiche anche dal PPD con Sara Beretta Piccoli.
Furibondo Lorenzo Quadri: "l pluricondannato coordinatore del portale PS Gas (intestinale) si produce in un’altra delle sue “perle”: denigrazione di chi osa opporsi alla scuola rossa di Bertoli con squallide e volgari allusioni alla pedofilia. Strumentalizzazione dei bambini abusati. Sono questi gli argomenti dei sostenitori della scuola pubblica socialista in votazione il 23 settembre? Quella che costerà al solito sfigato contribuente almeno 35 milioni di Fr all’anno, più le spese che dovranno essere sostenute dai Comuni, e questo per abbassare il livello della scuola ticinese?
Altro che “gente che accende la società”: questi del Gas (intestinale) sono semplicemente dei galoppini di Bertoli. Ed infatti il compagno consigliere di Stato socialista, quello che si inkazza e scrive a Zali per le prime pagine del Mattino, su questa ed altre prodezze dei suoi reggicoda non ha niente da dire: mai!
Idem il PS, che addirittura difende la vignetta. Invece, se il Mattino avesse pubblicato qualcosa del genere, i rossi moralisti a senso unico starebbero già strillando come aquile. Perché questa è la coerenza dei sinistrati. E i signori di BrutTicino, capitanati da un certo avvocato, dove sono finiti? Dispersi nelle nebbie?
Se poi si pensa che l’autore della vignetta collabora pure con la RSI malgrado le svariate condanne in sede penale, il bel quadretto è completo. Compagno Canetta, nulla da dire al proposito? Ah già, ma il Gas (intestinale) ha fatto il lavoro sporco per la Tv di Stato, spalando cacca ogni santo giorno per mesi sui sostenitori del No Billag…"