BELLINZONA – Tra il ministro Manuele Bertoli e Alex Farinelli, capogruppo PLR in Gran Consiglio e aspirante Consigliere di Stato, si “intromette” il capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli. In un’opinione pubblicata stamane dal Corriere del Ticino, Morisoli affronta la sfida per la poltrona del Dipartimento Educazione Cultura e Sport, che Farinelli contende a Bertoli sperando in un raddoppio del seggio liberale, e torna sulla bocciatura della “Scuola che verrà”.
Il deputato UDC attacca duramente l’attuale direttore del DECS. “Bertoli – scrive – ha certamente sbagliato alcune cose. Primo. Ha mirato troppo alto: ha voluto cocciutamente una riforma sociale invece che scolastica. Siccome i socialisti non sono riusciti a cambiare la società degli adulti, hanno tentato di riformarla partendo dalla scuola, ma sono stati “sgamati””.
Morisoli poi va sul personale. “L’handicap di Bertoli non gli ha permesso di dubitare e bloccare i suoi tecnocrati, ideologici sia politici che scientisti. Si è fidato delle spiegazioni tecniche orali e scritte degli specialisti, non ha potuto vedere gli sguardi delle assemblee dei docenti, non ha potuto leggere l’umore negli occhi dei direttori né interpretare il linguaggio non verbale di noi commissari”.
Nell’opinione di Morisoli pubblicata sul Cdt non manca anche qualche stoccata a Farinelli e al PLR. “Se vuole essere credibile, deve ammettere che il DECS nella gestione tra Buffi e Bertoli è stato un disastro. I liberali devono ammettere che se hanno perso il DECS è colpa loro e che non hanno fatto quello che dovevano fare quando il DECS era ancora loro”.