BELLINZONA - Il direttore dell’Associazione bellinzonese per l’assistenza e cura a domicilio (ABAD) ha denunciato Matteo Pronzini per calunnie e diffamazioni ed ora toccherà al Gran Consiglio decidere se togliergli o meno l’immunità parlamentare. Dunque, ancora una volta il deputato MPS sarà protagonista dei lavori in aula. Tra l’altro proprio lui fu uno dei pochi a votare a favore di un’iniziativa per togliere l’immunità parlamentare.
Ed ora, cosa pensa della vicenda? Glielo abbiamo chiesto, approfittandone per parlare di obiettivi futuri.
Cosa si aspetta, che il Gran Consiglio voterà per toglierle l'immunità parlamentare?
“Vedremo. Il primo step è la discussione davanti all’Ufficio Presidenziale poi si andrà in aula. Ciò che mi aspetto è che ci sia una discussione legata ad ABAD, dato che con le mie interrogazioni ponevo questioni molto precise di mala gestione che in parte sono state confermate, prova ne sia che il Municipio di Bellinzona è dovuto passare ai ripari votando i delegati e che ieri sera c’è stata una riunione dei sindacati di regime che hanno messo sul tavolo le mie stesse domande. Di conseguenza, è importante che ci sia una discussione politica”.
Per cui, più che della sua immunità vuole che si parli del caso?
“La denuncia è scaturita dal fatto che io abbia fatto delle domande precise su una situazione che ancora adesso è insostenibile all’interno di ABAD. Se si discuterà sul fatto di togliermi o meno l’immunità, bisognerà farlo anche su quello”.
Domanda provocatoria: non teme che si decida di togliergliela come una sorta di dispetto, essendo stato lei colui che in questa legislatura ha dato fastidio ai partiti?
“È una responsabilità che ogni singolo membro del Gran Consiglio dovrà assumersi, con una votazione segreta. È chiaro che noi come MPS siamo stati l’opposizione al Governo, il che ha a che fare col caso ABAD, dato che è tutto collegato. Abbiamo visto per esempio ua mancanza enorme di controllo e sorveglianza da autorità cantonale e comunali, che abbiamo messo in evidenza in altre situazioni, pensiamo agli scandali legati a Balerna. Non ho nessun problema, quanto ho sollevato sono temi precisi e pertinenti. Qualcuno dovrà spiegare perché ritiene che siano di rilevanza penale e perché eventualmente il Parlamento deciderà di togliermi l’immunità”.
A quel punto, si muoverebbe per toglierla di default a tutti, dato che quella era la vostra posizione?
“No, ci mancherebbe, dobbiamo investire le nostre forze in cose utili per le persone che ci hanno dato la fiducia e il mandato. È un passo che affronto serenamente, credo sia un’occasione per discutere delle problematiche legata ad ABAD e più in generale alle cure a domicilio in questo Cantone”.
Ha citato chi le ha dato fiducia. Ci avviciniamo alle elezioni, avete già un obiettivo? Lei è stato uno dei grandi protagonisti dei quattro anni…
“Stiamo facendo e abbiamo fatto diverse assemblee regionali della lista MPS/POP/Indipendenti, abbiamo previsto un’assemblea cantonale il 10 novembre. Sentiamo, recepiamo da parte della popolazione di questo Cantone un sostegno a quello che abbiamo fatto. Vedremo che cosa deciderà ad aprile, ciò che mi pare chiaro è che abbiamo dimostrato in questo quattro anni che non è importante essere nelle Commissioni eccetera, ma avere delle idee. Noi ne abbiamo e le portiamo avanti, dentro e fuori il Parlamento. Esso è un’occasione per esprimersi e ampliare le argomentazioni”.
Ma non è necessario avere più membri e gruppi, se le idee ci sono si portano avanti, è questo che intende?
“Come dice lei, le idee si portano avanti. In quattro anni è un dato di fatto che siamo stati l’opposizione, senza essere immodesti. Le nostre idee sono diverse da quelle del Governo e di chi lo sostiene, in politica sanitaria, sul dumping, sulla questione del malgoverno. È chiaro che se ad aprile non ci sarò solo io, lascio immaginare come potremo sviluppare la nostra forza di opposizione”.
Non solo Pronzini contro tutti..
“Io e l’MPS percepiamo un sostegno, poi in che cosa si tradurrà in termini di voti lo vedremo, il sistema elettorale non è fatto per aiutare i piccoli come noi. Ma siamo tranquilli”.