LUGANO – Manuele Bertoli ha chiesto scusa a Liliana Segre. Non aveva il titolo per farlo, lo ha spiegato lui stesso, ma gli è venuto dal cuore, probabilmente, dopo aver sentito il lucido racconto, senza odio e rancore, della donna sopravvissuta al campo di concentramento.
Scuse che hanno fatto il giro del web, diventando una notizia, oltre alla testimonianza della donna.
Scuse che a qualcuno non sono piaciute.
“E intanto che il compagno direttore del DECS ne approfitta per farsi campagna elettorale (e naturalmente per fare propaganda pro - frontiere spalancate), la sua area politica continua a diffondere odio contro Israele, alimentando l'antisemitismo”, attacca Lorenzo Quadri.
“E sempre la sua area politica insiste per far entrare tutti i finti rifugiati, parecchi dei quali sono islamisti antisemiti. Grazie all'immigrazione illimitata, voluta in prima linea proprio dai sinistrati multikulti, l'antisemitismo prende piede in Europa”, prosegue, per poi terminare: “ma a questo proposito, chissà come mai, il compagno direttore del DECS non fa un cip. Idem l'inutile Commissione federale contro il razzismo, che va abolita quanto prima. Citus mutus!”.
Per venire attaccato dai socialisti, in particolare dalla sezione di Bellinzona. “Liliana Segre ieri a Lugano ha portato la sua commovente testimonianza di sopravvissuta ai campi di sterminio. Lorenzo Quadri non ha avuto di meglio da fare che offendere Manuele Bertoli e dare degli antisemiti a noi della sinistra. Cosa rispondiamo (civilmente) a Quadri? Siamo antisemiti?”