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07.02.2019 - 15:260

Le bordate della CPI: tutti bocciati, da Beltraminelli ai funzionari

Dure le conclusioni della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul caso Argo. "Un quadro desolante sulla superficialità con cui è stato diretto il settore dell'asilo. Beltraminelli doveva fidarsi meno dei collaboratori"

BELLINZONA - “Dal rapporto che presentiamo oggi emerge un quadro preoccupante e desolante circa la superficiale conduzione del settore dell’asilo negli scorsi anni (le nostre verifiche partono dal 2012). Omissioni, segreti, reticenze, versioni concordate, ritrattazioni sono spesso stati al centro degli interrogatori compiuti dalla CPI per far luce su una vicenda per la quale, se tutti avessero detto la verità con umiltà e trasparenza sin dall’inizio, si sarebbero risparmiati molto tempo e molto denaro, e si sarebbero evitate molte parole inutili e molti sospetti”, recita il rapporto della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul caso Argo 1. 

Insomma, non va giù leggera…

Il maggior responsabile? Claudio Blotti, che non ha vigilato sul rispetto delle regole. 

Ma anche Beltraminelli ha le sue colpe: il suo errore “è stato l’aver sottovalutato il problema e sopravvalutato le capacità dei suoi collaboratori: l’assunzione di un compito così delicato avrebbe richiesto un sistema di controllo più efficace”.

A proposito di dirigenti, la CPI consiglia di valutare “in maniera più selettiva le candidature a posti dirigenziali in seno all’Amministrazione e questo facendo capo alle competenze interne della Sezione delle risorse umane o affidandosi ad analisi esterne da parte di specialisti del settore”. Della serie, se non è una bocciatura non sappiamo quale potrebbe essere verso chi lavora nell’Amministrazione (ahimé colpito da altri casi anche più recenti).

"Probabilmente, comunque, non si saprà mai cosa sia successo realmente, ovvero perché si sia scelta Argo. Un mistero che resterà.

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