BELLINZONA – La Commissione Cerca propone otto nomi, il Parlamentino socialista ne vuole nove. Protagonista, forse suo malgrado, dato che la Cerca lo aveva inizialmente escluso, è il deputato Henrik Bang.
Si sta entrando in clima elezioni nazionali: l’obiettivo del PS, che correrà assieme ad altre forze di centro-sinistra, è provare a rientrare nel Consiglio degli Stati e raddoppiare al Nazionale.
Con chi? La Cerca ha inizialmente escluso Bang, proponendo Marina Carobbio (in corsa anche per gli Stati), Davide Dosi, Andrea Ghisletta, Martina Malacrida, Chiara Orelli Vassere, Igor Righini, Bruno Storni, Cristina Zanini Barzaghi. Dunque, una Consigliera Nazionale due Municipali, di cui uno uomo e una donna, il presidente, un granconsigliere, un consigliere comunale, una ex gran consigliera, una subentrante, un rappresentante GISO. Quattro uomini e quattro donne, di età diverse, di regioni diverse, con un occhio di riguardo al Mendrisiotto che non aveva candidati al Governo ad aprile.
Escluso appunto il deputato in Gran Consiglio Henrik Bang. Che ci è rimasto male, e lo ha detto chiaramente: “Sono un uomo di squadra e voglio figurare sulla lista per il Nazionale: non per me, ma perché la riconquista del secondo seggio è davvero possibile e io mi batto per vincere. Porto al partito un bagaglio di voti importante, 6.000 esterni alle elezioni per il Gran Consiglio”.
Servono voti anche “esterni”, serve portare consensi. E su questo tasto ha battuto il presidente della sezione bellinzonese Luciano Bolis (battibeccando anche con la Cerca, che riteneva di aver messo in campo una lista equilibrata e per nulla arrendevole), sottoponendo al Comitato Cantonale il nome di Bang. Con 18 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti, anche Bang entra nel “listone”. Uno dei candidati dovrà essere escluso: chi lo deciderà il Congresso cantonale.