BELLINZONA – A sinistra è ora di cambiare, sono convinti Verdi, ForumAlternativo e PC, che questa mattina hanno consegnato alla cancelleria di Stato di Bellinzona la lista Verdi e Sinistra alternativa per le elezioni federali del prossimo ottobre, che raggruppa su un'unica lista rappresentanti dei Verdi, del Partito Comunista e del Forum Alternativo. 

“Una lista unitaria con l'obiettivo dichiarato di portare a Berna rappresentanti con maggiore sensibilità sui temi fondamentali come la lotta al cambiamento climatico, la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, la parità di genere, la difesa delle pensioni e il contrasto all’esplosione dei costi della cassa malati”, viene presentata la lista, congiunta come noto col PS.
In corsa per gli Stati vi sarà Greta Gysin, mentre per il Consiglio Nazionale la lista sarà composta da Jessica Bottinelli, Fabiano Cavadini, Franco Cavalli, Angelica Forni, Erika Franc, Greta Gysin (ad un eventuale ballottaggio, sarà sostenuta chi tra lei e Marina Carobbio, candidata PS, avrà ricevuto più voti), Beppe Savary e Lea Schertenleib. Oltre alla già nota sotto congiunzione con la lista del Partito Operaio Popolare già consegnata negli scorsi giorni, è stata presentata una lista sotto congiunta di sole donne (Verdi e Sinistra alternativa – Lista Donne), con l'intento di aumentare la rappresentanza femminile in politica. La lista Verdi e Sinistra alternativa – Lista Donne è composta da: Manuela Cattaneo Chicus, Lorenza Giorla, Olga Jackson, Olivia Pagani, Michela Tomasoni Ortelli, Grazia Cavallini, Laura Calebasso e Ivana Zeier. Vi sarà inoltre quale lista sotto congiunta la lista Verdi e Sinistra alternativa – Giovani Verdi che si pone l'obiettivo di portare all'attenzione della popolazione questi temi. La lista Verdi e Sinistra alternativa – giovani verdi è composta da:Deborah Meili, Giulia Petralli, Kevin Simao Ograbek e Ada Tognina.

“Una lista giovane e fortemente femminile che si presenta con profili estremamente interessanti in grado di permettere un reale cambiamento rispetto alle politiche portate avanti sotto il cupolone di Palazzo Federale, che hanno condotto la Svizzera ad un mercato del lavoro fortemente deregolamentato e pressione sui salari e le condizioni di lavoro”, così viene descritta la lista Verdi e Sinistra Alternativa in una nota congiunta dei tre movimenti. 

“Anche in campo ambientale la Confederazione sta perdendo il treno che dovrebbe invece portarla entro pochi anni a un'indipendenza totale dalle energie fossili per finalmente proteggere il clima e ad una pianificazione territoriale più lungimirante. Senza dimenticare la mancanza di volontà di legiferare seriamente sull'importante tema della parità di genere, dove purtroppo esiste oggi ancora un grande divario salariale tra i sessi. Questi, e altri i temi, saranno al centro dell'azione della lista nei prossimi mesi”.

Come è nata l’unione? “Da ottime e proficue collaborazioni tra i tre movimenti che la compongono nel recente passato su temi chiave come il salario minimo in Ticino, la lotta contro le riforme fiscali fortemente ingiuste, a favore del servizio pubblico e per una sanità accessibile a tutte e tutti”.