LUGANO – Due incendi in pochissimi giorni, in due luoghi vicini, tanto da far venire qualche dubbio agli inquirenti. Ma si fa abbastanza per la prevenzione di eventi simili, vogliono sapere dal Municipio di Lugano Raoul Ghisletta, Nicola Schönenberger, Edoardo Cappelletti, Tessa Prati, Demis Fumasoli, Carlo Zoppi, Simona Buri.
“Incendi di Via Camara a Breganzona: quali sono i problemi riscontrati e quali sono gli insegnamenti da trarre per garantire maggiormente la sicurezza degli inquilini a Lugano?”, si chiedono.
La prevenzione incendi è comunque insoddisfacente, è stato rilevato, e i politici lo fanno notare. “La situazione insoddisfacente finalmente è stata denunciata pubblicamente da LaRegione, che in data 6 agosto 2019vintervista l’ingegner Daniel Conti, membro del Comitato Associazione dei tecnici riconosciuti antincendio (Atra), il quale rileva la mancanza d’informazione e la resistenza di parte dei proprietari di immobili nell’assumere i costi necessari per concretizzare le necessarie misure antincendio. L’ing. Conti indica come esempio concreto il fatto che le vie di fuga per gli inquilini in caso di incendio vengano compromesse dai fumi, e questo a causa dell’assente o inadeguata posa di porte tagliafuoco nei vani scala: viene citato l’incendio recente di Breganzona”.
Le amare conclusion sono: “la vigilanza dei Comuni sull’applicazione delle misure di sicurezza antincendio in Ticino è insufficiente, salvo lodevoli eccezioni, anche perché i Comuni sono lasciati soli dal Cantone e manca in Ticino un Istituto cantonale per l'assicurazione contro gli incendi e gli eventi naturali, come invece esiste in ben 19 Cantoni. Il disinteresse dei politici e dell’opinione pubblica ticinese sulla problematica della prevenzione degli incendi fa il resto”.
Dunque chiedono:
"1. Quale è la situazione riscontrata nel caso dell’edificio incendiatosi il 14 e il 16 luglio 2019in Via Camara a Breganzona a livello di misure antincendio?
2. È cosciente che il lassismo nella verifica delle misure antincendio a Lugano porta ad esporre al rischio di morte e ferimento molti inquilini ed utenti di stabili?
3. Intende dare avvio ad un monitoraggio della prevenzione antincendio e del controllo della sicurezza antincendio, in particolare negli stabili occupati da numerosi inquilini, che la legge edilizia (art. 41c) affida ai Municipi?
4. Intende intervenire attivamente sulla modifica di legge cantonale in elaborazione, affinché il Cantone sostenga i Municipi nell’impegnativo e delicato lavoro di prevenzione antincendio per aumentare la sicurezza dei cittadini?
5. Intende dare una risposta alle domande dell’interrogazione 1012?"