LUGANO – “Chiudete gli occhi…” Lo sa anche Andrea Censi che non è un’attività usuale chiesta in una mozione, e lo scrive. Ma vuole che si immagini, che si sogni.
La sua è un’altra proposta per il lungolago di Lugano. chiuso? Trasformato in una spiaggia? Una via di mezzo?
La chiusura piacerebbe a tutti, scrive, ma “purtroppo questo bel sogno s’infrange ogni volta che apriamo gli occhi ed osserviamo la situazione viaria disastrosa della nostra Città. Chiudere il lungolago alle automobili oggi farebbe definitivamente collassare le arterie stradali di Lugano, in particolare il comparto della stazione”.
La galleria? Teme che sia un’iniziativa irrealizzabile.
E allora? Chiede di chiudere gli occhi, il leghista. “Chiudete gli occhi ed immaginate un lungolago con un traffico lento che circola su un lastricato di pietra naturale (magari simile a quello appena posato in via della Posta , via Magatti e via Pretorio), dove automobili e pedoni non sono separati da gradini e catene, ma da ben più estetici paletti removibili, alternati da un’illuminazione led che fungono da limiti della carreggiata. Un sogno forse non tanto bello quanto una chiusura totale al traffico ma pur sempre un bel sogno”.
Permetterebbe di “di ridare dignità al nostro lungolago, valorizzando tutta la passeggiata che dal LAC arriva al Parco Ciani. In caso di chiusura occasionale avremmo una piazza stupenda lunga quasi un chilometro, senza separazioni antiestetiche e poco funzionali anche per la logistica, fra le più belle d’Europa”.
Non sembra nemmeno così difficilmente realizzabile, come spiega poi Censi. “In sostanza quello che chiede questa Mozione è di mantenere il traffico sul lungolago, riducendo però il limite di velocità da 50 a 30 km/h, progettare una pavimentazione pregiata che parta dal LAC al Parco Ciani ed eliminare la semaforizzazione (come previsto dalla regolamentazione federale) ed inserire dei passaggi pedonali nelle zone più sensibili”.