BERNA – Rocco Cattaneo bacchetta il Consiglio di Stato. A suo dire le chiusure dei mesi scorsi erano eccessive, ora le riaperture sono disordinate. “La magnifica notizia è che i contagi stanno scendendo più rapidamente di quanto si credeva”, sottolinea.
Ma non apprezza quel che sta facendo il Governo federale: “Mette insicurezza nel cittadino, verso chi vuole assumere personale. Ci sono imprenditori che hanno frenato gli investimenti e non sanno quante persone mettere sotto contratto. La situazione è drammatica. Il Consiglio Federale si diverte a fare le conferenze stampa e annunciare allentamenti, quasi compiacendosi”, attacca.
Fa notare quelle che ritiene contraddizioni. “Si può venire in Ticino in treno ma non si può andare col trenino al Generoso? Si può andare nei bar ma non a messa? Le discoteche possono aprire ma dovranno chiudere alle 24? I postriboli riapriranno ma serviranno coi 2 metri di distanza, come è possibile?”.
Insomma, è molto critico. E preoccupato. “Da Berna bisogna prender coraggio. Koch farebbe di più di quello che sta facendo. La crisi sarà peggio di quel che si pensava, la disoccupazione salirà al 5-6%, gli apprendisti che cercheranno un posto di tirocinio avranno problemi e quelli che lo stanno finendo faticheranno a trovare posti di lavoro. I 40 miliardi di garanzia della Confederazione? Forse se ne stanno usando meno, ma vuol dire che a un certo punto anche gli imprenditori hanno deciso di non indebitarsi per finanziare le perdite, sapendo di dover ridare poi i soldi. Il pacchetto ha dato fiato a chi aveva bisogno di liquidità ma poi bisognerà vedere settore per settore cosa fare. Il turismo e i piccoli commercianti saranno i più colpiti, così come le industrie di importazione: per me ci saranno settori su cui vedremo nei prossimi anni conseguenze pesanti”.