LUGANO – "Abbiamo appreso dalla stampa che alcuni cataloghi artistici appartenenti al Museo d’arte moderna sono stati recentemente fotografati in una benna, in attesa di essere smaltiti. La suddetta circostanza è stata confermata a ticinonews dal direttore del Museo d'arte della Svizzera italiana (MASI). Egli ha spiegato che, dopo la fusione del museo cittadino con quello cantonale, riunendo la biblioteca sono stati scoperti dei vecchi cataloghi d’arte che erano nei depositi da anni. Il direttore ha anche indicato che purtroppo è stato necessario smaltire tali volumi perché “se nessuno li vuole, c’è poco da fare”. Il menzionato articolo pone un problema che riguarda il futuro dei cataloghi artistici cartacei". Inizia così l'interrogazione che il Gruppo PPD e GG in Consiglio Comunale ha inoltrato oggi al Municipio di Lugano.
Alle luce di quanto sopra esposto, ecco le domande sottoposte all'Esecutivo:
1) La Città di Lugano è a conoscenza di quanti e quali cataloghi artistici del MASI sono stati recentemente smaltiti?
2) In riferimento alle attività culturali della Città, con quale criterio si decide quanti cataloghi cartacei devono essere prodotti per un determinato evento?
3) Il Municipio non ritiene sia utile proporre che in futuro eventuali libri in esubero possano essere messi a disposizione delle scuole comunali, segnatamente per lo svolgimento di attività didattiche, artistiche e creative?
4) Nei prossimi anni la Città di Lugano, per promuovere la propria attività culturale, intende produrre soltanto cataloghi in forma cartacea o anche in forma digitalizzata?
5) Il direttore del MASI, nel menzionato articolo, lancia l’idea di pubblicare sul sito web del suddetto museo l’offerta di cataloghi usati o scartati. Questa idea potrebbe essere fatta propria anche dal Municipio, attraverso la pubblicazione di tale offerta sul sito web della Città?