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11.12.2020 - 16:260

Il PLR boccia le misure: "Punizioni per chi come noi ha fatto molto. Chiederemo più chiarezza e rispetto per le prerogative cantonali"

"Una serie di limitazioni dovute – in buona sostanza – all’immobilismo di alcuni Cantoni della Svizzera tedesca nell’ambito delle misure per fronteggiare la pandemia", così il partito legge le scelte della Confederazione

BELLINZONA - Il PLR non è affatto soddisfatto delle misure prese dal Consiglio Federale. Vede poca chiarezza e desiderava più attenzione alle singole situazioni.

"Berna archivia i principi del federalismo e ignora gli sforzi dei Cantoni più responsabili. Le decisioni odierne del Consiglio federale, che ha deciso per la linea severa nei confronti dei Cantoni sulle misure per far fronte alla pandemia di Covid-19, rappresentano - malgrado le eccezioni - un’ingiusta punizione per realtà come il Ticino e la Svizzera romanda, che molto hanno fatto a tutti i livelli nella lotta al virus. Viviamo un nuovo e pericoloso segnale
per lo spirito confederale", si legge in un duro comunicato.

"Non si può vivere nell’incertezza di decisioni che potrebbero cambiare ancora tra pochi
giorni generando ulteriore confusione. Come PLRT avremmo auspicato maggior ragionevolezza dal Consiglio federale, applicando misure più comprensibili e adatte alle situazioni regionali. E questo sia per gli attori economici, sia per una popolazione già fortemente provata dalla
situazione e che in questo momento vivono un disorientamento sul futuro delle proprie attività, a causa di una politica per nulla lineare da parte di Berna", prosegue.

Passando poi al tema della ristorazione: "Mettere in ginocchio gli esercizi pubblici e la ristorazione sarà un colpo molto duro per le economie cantonali; anche la scelta di vietare le aperture domenicali dei negozi impedirà di diluire maggiormente il flusso degli acquisti natalizi e favorire così il commercio locale. Mal si comprende, infine, le limitazioni previste per musei e
biblioteche, dove le norme igieniche sono facilmente rispettabili". Insomma, tutto bocciato.

"Una serie di limitazioni dovute – in buona sostanza – all’immobilismo di alcuni Cantoni della Svizzera tedesca nell’ambito delle misure per fronteggiare la pandemia", è convinto il PLR. "È importante ribadire che il benessere della popolazione dipende dalla salute fisica ma anche psichica, così come dai posti di lavoro e la loro sicurezza, dalle libertà e dalle relazioni sociali. Un equilibrio prezioso messo fortemente in discussione dalle decisioni del Consiglio federale. Ci auguriamo che le eccezioni previste non siano il classico esercizio alibi ma che permettano davvero di attuare soluzioni rispettose dei Cantoni e dei loro sforzi".

I liberali non intendono restare con le mani in mano. "Il PLRT si attiverà con il PLR nazionale affinché le prossime settimane saranno scandite da maggiore chiarezza, coerenza e rispetto delle prerogative cantonali".

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