BELLINZONA - Domani inizia dicembre, il mese dedicato tradizionalmente al Natale, alle feste in famiglia e anche alla buona tavola. Tante sono le specialità che si gustano e che non si trovano in altri mesi. I Giovani Verdi attaccano un cibo tipico natalizio: il foie gras.
"Il periodo natalizio s’avvicina e sulle tavole sarà proposto, come d’abitudine, il foie gras. Questa ‘prelibatezza’ altro non è che una condizione patologica: la steatosi epatica che viene provocata ingozzando oche e anatre più volte al giorno tramite un tubo metallico", si legge sui social.
La steatosi epatica è di fatto un accumulo eccessivo di grassi nelle cellule epatiche, dunque nel fegato. Negli animali che vengono usati per il foie gras non è un processo naturale.
"Prima di poter accontentare il palato delle consumatrici e consumatori, il fegato di queste creature deve raggiungere una taglia 10 volte più grande del normale. Una crudeltà poco compatibile con la tutela del benessere degli animali, tanto che già nel 1978 la Svizzera introduceva il divieto di questa pratica", proseguono i giovani ecologisti.
"Eppure, con 200'000 kg di foie gras importati annualmente, siamo uno dei principali acquirenti. L’ipocrita scelta di vietare la produzione locale senza preoccuparsi di quel che accade oltre confine, e senza alcuna regolamentazione delle importazioni, va avanti da oltre 40 anni. Mettiamo fine all’incoerenza e a ingiuste sofferenze, e vietiamo ora l’importazione di foie gras e prodotti da esso derivati!", la richiesta.