di Karin Valenzano Rossi *
È partita la campagna elettorale per le cantonali con un allungo già per le prossime comunali! Peccato lo si faccia su un tema così delicato, che ha indubbiamente creato spaccature e stenta a trovare possibili soluzioni. La sinistra ha sempre accusato la destra luganese di fare campagna elettorale sul tema autogestione, fa sorridere quindi questo avvio di campagna proprio su questo tema ad opera della Municipale socialista.
Bisogna andare a votare! Sull’autogestione a Lugano, tema così delicato e divisivo, rimango infatti personalmente convinta, e lo avevo proposto più volte anche in Municipio, che sia opportuno e adeguato chiedere l’opinione dei nostri cittadini e quindi di indire una votazione consultiva; strumento che abbiamo ma che viene usato molto molto raramente.
Questo a mio modo di vedere è proprio “il tema” per il quale utilizzare questa possibilità. A maggior ragione in un momento storico di incertezza anche finanziaria, dove tutti, cittadini ed ente pubblico, sono chiamati ad operare risparmi e rinunce. Proprio in questi giorni il Municipio è chiamato a decidere una serie di tagli alla spesa, che avrà certamente un impatto importante sui servizi e sugli investimenti. Si tratta infatti - al di là della comprensione e della simpatia personale dei singoli per le iniziative autogestite e della relativa ideologia - di sapere se la cittadinanza di Lugano intende investire nell’autogestione, mettendo a disposizione risorse finanziarie importati e immobili pubblici a beneficio di spazi autogestiti sul modello dell’ex-Macello. È certamente legittimo.
Io ritengo davvero importante chiedere ai nostri cittadini preventivamente, ossia prima di spendere ulteriore denaro pubblico, se ritengono che questo sia davvero un tema per Lugano (al di là delle strumentalizzazioni politiche e mediatiche) e se sia una priorità. La collega ripropone la sede dell’ex-Macello, sapendo tuttavia che il Consiglio Comunale ha già votato in merito, giungendo alla conclusione che tale comparto pregiato in piena Città venga destinato ad altri scopi, in particolare a supporto della realtà universitaria, il progetto Matrix appunto, che viene tra l’altro seguito proprio dal Dicastero immobili. Propone una nuova convenzione con l’autogestione, come se fosse la convenzione a mancare.
In verità non è la convenzione a mancare: una bozza di possibile convenzione, sul modello dell’esperienza di Berna, è pronto infatti da oltre un anno. Con la polizia e il servizio giuridico della Città, dopo un confronto con le autorità bernesi, abbiamo approntato una possibile soluzione contrattuale, per la quale però manca l’interlocuzione con chi rivendica soluzioni da parte del tanto vituperato Municipio. Quello che però in assoluto manca è comunque uno spazio adeguato da mettere a disposizione, questo anche perché la Città di Lugano, e in particolare il Dicastero immobili (diretto proprio da Cristina) non ha identificato tra gli immobili della Città spazi alternativi adeguati da poter mettere a disposizione per una realtà autogestita. Ammesso e comunque non concesso, che gli eventuali cittadini vicini all’ipotetico spazio siano pronti a tollerare nottetempo iniziative con emissioni moleste. Andiamo al voto consultivo! Che decida la democrazia diretta!
* municipale PLR di Lugano