BELLINZONA - Una cassa malati unica a livello federale oltre a un diverso modo di coprire i costi delle malattie croniche: per Raffaele De Rosa potrebbero essere quelle le soluzioni per uscire dalla problematica dei premi in continuo aumento. Non bastano misure come eventuali sgravi, su cui si andrà alle urne, o i sussidi già presenti, bensì serve qualcosa di più incisivo e radicale.
Ne ha parlato in una ampia intervista al Corriere del Ticino, dove ha ricordato anche i giorni del Covid e non ha escluso nulla in merito a un possibile cambio di dipartimento nella prossima legislatura.
Sulle casse malati, spiega di essere attivo tutto l'anno, non solo quando vengono annunciati i premi, sulle proposte del Consiglio federale, nei vari Comitati in cui siedo, oppure tramite la Deputazione ticinese.
"Quello che appare evidente è che il sistema non è più sostenibile e va riformato. Ci impegniamo perciò per promuovere misure a livello federale, perché è soprattutto a quel livello che bisogna intervenire", non ha dubbi De Rosa.
Il Ticino voterà sulle deduzioni fiscali, che non sono comunque la soluzione. "Questa iniziativa permette di dare un po’ di respiro al ceto medio, ma la deduzione fiscale non rappresenta una soluzione al problema. Così come non lo sono i sussidi, che vanno confermati in favore di chi fatica a pagare i premi. Per uscirne, occorre agire sui costi della sanità, come proposto dall’iniziativa popolare promossa dal Centro sul piano nazionale".
Dunque, cosa ci vorrebbe? Per il rappresentante del Centro, "una pista da esplorare potrebbe essere quella della cassa malati unica a livello federale" e "un’altra, quella di trattare le malattie croniche in maniera a sé stante, coprendone i costi in altro modo".