RIVERA - Norman Gobbi è il nuovo coordinatore della Lega. L'indiscrezione pubblicata questa mattina dalla Domenica ha trovato conferma nelle decisioni assunte questo pomeriggio dall'assemblea del Movimento di via Monte Boglia, riunita alla Protezione civile di Rivera. Dopo il presidente e fondatore Giuliano Bignasca e il fratello Attilio nel ruolo di coordinatore, la Lega torna ad avere un capo, e in questo caso è un Consigliere di Stato.
Una svolta frutto della doppia sconfitta alle ultime elezioni cantonali e federali. Una decisione che non mancherà di suscitare qualche interrogativo: in tempi recenti non era infatti mai accaduto che un ministro in carica vestisse anche i panni di leader di partito. Come si concilieranno i due ruoli? Il fatto che Gobbi sia anche iscritto all'UDC, favorirà un ulteriore avvicinamento fra le due forze politiche della destra ticinese?
Intanto, al Corriere del Ticino, Daniele Caverzasio spiega la scelta: "Il coordinatore è una figura di riferimento che negli ultimi anni all’interno della Lega è mancata, non solo per i giornalisti ma anche per noi leghisti. Il coordinatore deve essere una figura riconosciuta dall’elettorato leghista, Norman è quindi la persone giusta per ricoprire questo ruolo. Conoscendolo però non sarà un accentratore. Ora ci sarà un po’ più di chiarezza, anche sulla linea".
Già, la linea politica, con Gobbi coordinatore sarà più istituzionale e "governista", oppure si ritornerà ad accenti maggiormente barricaderi, come vorrebbero alcuni leghisti e anche i cugini democentristi?
Le parole di Gobbi: "Non sarà facile..."
Si vedrà...Intanto queste sono le prime parole di Gobbi dopo la nomina, affidare alla Regione: "A coloro che erano in sala ho detto che “non mi state facendo un regalo”, perché essere consigliere di Stato e contemporaneamente coordinatore del movimento sarà tutt'altro che facile, non sarà insomma una passeggiata. Ho accettato poiché voglio bene alla Lega, come le persone che erano qui stasera. Svolgerò questa funzione almeno fin dopo le ‘comunali’ del prossimo aprile: poi spero che si possa designare il mio o la mia subentrante affinché con la sua squadra possa lavorare con un certo anticipo per le elezioni cantonali del 2027, che per noi saranno importanti, determinanti".
Abolito il Consiglio direttivo
Ma la nomina di Gobbi non è l'unica decisione saliente presa dall'assemblea leghista. Secondo quanto scrive La Regione, l'assemblea ha approvato all'unanimità la proposta di Antonella Bignasca di abolire il Consiglio Direttivo. Verranno quindi modificati gli Statuti del Movimento per fare in modo che il coordinatore possa creare la sua squadra senza vincoli. Sarà dunque Gobbi a scegliere il suo ufficio presidenziale...o come verrà chiamato.
"Il rischio con la vecchia formula - spiega Caverzasio al CdT - era di avere un comitato direttivo autoreferenziale. Ora questi vincoli non ci sono più. All’interno della squadra potrà infatti sedere chiunque il coordinatore lo ritenga opportuno. Vogliamo tornare ad essere un movimento popolare che sa parlare alla gente".