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27.09.2024 - 11:250
Aggiornamento: 11:54

Aggregazioni nel Locarnese, il DI pensa a "Urbano" e "Piano"

Il Dipartimento ha ideato due possibili scenari. Si tratta per ora di un pre-studio, nel 2025 i Municipi coinvolti sono invitati a dei momenti di riflessione, per decidere se aderire o meno all'avvio di un vero processo aggregativo

LOCARNO - Quella delle aggregazioni è ormai una via tracciata in tutto il Ticino, ma non ha ancora coinvolto i principali comuni del Locarnese. Il Consiglio di Stato, dopo alcuni incontri svoltasi prima della pausa estiva e dopo una serie di approfondimenti, ha deciso di proporre a nove Comuni due possibili scenari aggregativi.

Riavvolgendo il nastro degli eventi, tra maggio e giugno il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, accompagnato dal Capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, si è recato in visita presso i Municipi di Gordola, Losone, Brione Sopra Minusio, Orselina, Muralto, Verzasca, Tenero-Contra, Minusio, Cugnasco-Gerra, Locarno e Lavertezzo.  I Municipi di Muralto e Verzasca hanno mostrato delle perplessità e non sono quindi stati coinvolti nel pre-studio. 

Da quelle riunioni e da altre valutazioni sono stati identificati due scenari: ul primo scenario, definito «Urbano», potrebbe riguardare Losone, Locarno, Orselina, Brione sopra Minusio e Minusio. Il secondo scenario, definito invece «Piano», includerebbe Gordola, Lavertezzo, Cugnasco-Gerra, e Tenero-Contra.  

Ora, il DI ha chiesto ai Municipi interessati  a prendere parte – nel corso del 2025 – a due distinti momenti di riflessione strategica che coinvolgeranno rappresentanti della società civile, delle aziende e delle Autorità politiche, per avviare un confronto per identificare il potenziale di crescita e sviluppo della qualità di vita e dell’attrattività dei due comprensori individuati.  

Una volta svolti anche questi incontri, ciascun Municipio potrà scegliere se partecipare o meno all’avvio di un vero e proprio progetto aggregativo. A questo proposito, il Dipartimento delle istituzioni "intende favorire la discussione tra i Comuni che si sono detti aperti a valutare un’eventuale scenario aggregativo, senza forzature".

 

 

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