*Di Sergio Morisoli (dal profilo Facebook)
L’avanzata un po’ ovunque di una destra pericolosa è da prendere sul serio. Nasce da un nostro grosso errore e da un nostro autogol, quello di aver dato per scontati e acquisiti per sempre: democrazia, liberalismo e capitalismo. Siamo paradossalmente vittime di decenni di successo (benessere individuale e prosperità collettiva) di questa triade, senza eguali nella storia. Ma abbiamo dimenticato di tramandare, spiegare ed educare le nuove generazioni su come si fa a raggiungere questo successo e a perpetuarlo.
Le varie elezioni democratiche, con i loro risultati particolari e le varie ingerenze scomode, mettono corposamente in luce questa grave nostra dimenticanza. Si certo, c’era e ci sarebbe ancora la possibilità di cambiare rotta, ma le élites dovrebbero ammettere i loro errori per poter correggere qualcosa. La politica è la punta dell’iceberg, è solo ciò che emerge di quello che sta sotto e sotto forse ci sta una cultura malata.
Il ceto medio in disfacimento, che non è mai nei grandi numeri né di destra né di sinistra, non studia queste cose, ma ha le antenne per percepirle. Spesso poi identifica e dà fiducia a personaggi che promettono scorciatoie autoritarie e pericolose per metterci una pezza prima che tutto precipiti cavalcando populismo, sovranismo e protezionismo.
Teniamoci stretti democrazia diretta, federalismo, sistema politico di milizia e stiamo alla larga di una UE in stato confusionale.
*Capogruppo UDC