MENDRISIO – Una vicenda che appare sempre più inquietante, come le foto trovate nel cellulare dell’infermiere ormai in carcere da mesi, e i suoi interessi che stanno venendo a galla. E i colleghi, sono estranei?
È questa senza dubbio una delle domande che più fa paura. Perché nella chat di gruppo a volte lui inviava foto di pazienti, una volta di uno appena morto, e scriveva che avrebbe alterato i dosaggi dei medicamenti, seppur magari non in modo chiarissimo. Allora, perché sino a un certo punto nessuno ha denunciato l’uomo accusato di aver ucciso più anziani, malati terminali, alterando le dosi di morfina e Dormicum?
Intanto, si è venuti a sapere che aveva un interesse morboso per la morte, e meglio ancora per la zona grigia che divide vita e morte, per quel che succede poco prima del decesso. Se qualcuno può pensare che sia un modo di esorcizzare il dolore con cui chi opera in corsia è quotidianamente confrontato, qui si scade un po’ nel morboso.
L’uomo aveva sul cellulare dei video di esecuzioni e decapitazioni dell’ISIS, tra l’altro nemmeno facilmente scaricabili. Ed era (da un anno non pagava più la quota) associato ad una confraternita esoterica, l’Ordine Rosacroce. Lo riferisce il Caffè, che ne ha parlato con sociologo Massimo Introvigne, fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni. "È un fenomeno su scala mondiale, anche se in Italia è meno conosciuto. La sede di Teramo è il punto di riferimento per i paesi di lingua italiana. Attrae a sè persone che desiderano confrontarsi con una spiritualità non convenzionale, un’esigenza sempre più forte nel mondo occidentale, ma che non vogliono o non possono far parte di un’organizzazione troppo impegnativa, come ad esempio la Massoneria".
Nulla di illegale, dunque, anzi opera alla luce del sole. Ne fanno parte professionisti di vario tipo, e vi sono Imperatore, Presidente del Consiglio, Gran Segretario del Consiglio Sovrano, Gran Tesoriere del Consiglio Sovrano e Consigliere del Consiglio Sovrano. Sul sito internet vengono proposti anche dei corsi, per “scoprire che l’universo esiste per uno scopo preciso e che ognuno di noi ha un ruolo particolare da svolgere nel grande scenario universale".
Che sia stato quello, ipotizza il domenicale, a turbare la mente dell’infermiere? A farlo sentire artefice del destino altrui?
Le domande sono tante, in una vicenda sempre più difficile da capire.