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Sanità
28.01.2020 - 10:000
Aggiornamento: 10:56

A Ginevra si lavora per scoprire chi è stato contagiato dal Coronavirus. "Non esistono vaccini o cure specifiche"

L'organizzazione mondiale della sanità teme 150mila contagi al giorno tra marzo e aprile in Cina. Alcuni stati riportano in paria i propri cittadini. Intanto in Svizzera si sta trovando un sistema per individuare rapidamente chi ha il virus

GINEVRA – Come capire velocemente se una persona è stata contagiata dal Coronavirus? Lo stanno studiando a Ginevra. Una scoperta di cui si parla poco ma che potrebbe essere un aiuto fondamentale per arginare quella che può diventare un’epidemia e sta scatenando il panico a livello mondiale, soprattutto dopo che l’OMS (Organizzazione Mondiale della sanità) ha parlato di una previsione di 150mila contagi al giorno tra marzo e aprile nelle città cinesi.

Numerosi paesi stanno pensando di far rientrare i loro cittadini che vivono in Cina in patria, dagli USA alla Francia sino alla Germania.

In Svizzera appunto stanno mettendo appunto un test per capire se chi è stato in Cina è stato contagiato. Si dovrà strofinare un bastoncino cotonato in fondo alla gola di chi presenta sintomi influenzali.  "Il virus è identificato, possediamo l'intero suo codice genetico", ha detto Laurent Kaiser, responsabile del Servizio di malattie infettive dell’Università di Ginevra, spiegando che non esistono cure o vaccini. "Se i sintomi sono contenuti, le cure saranno quelle abituali. Il nostro timore è che i pazienti sviluppino delle polmoniti".

Il mistero si infittisce calcolando che il primo contagiato non è stato al mercato di Wuhan, dove il virus era stato trovato in 33 campioni di animali selvatici.

Intanto i due casi sospetti di Zurigo, fortunatamente, sono risultati negativi. Non hanno dunque il Coronavirus, per cui al momento non ci sono casi in Svizzera.

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