AMBRÌ – Continua la battaglia a distanza fra Norman Gobbi e i tifosi, in questo caso, dell’Ambrì. Ad avercela con il Ministro sono i fans di quasi tutte le compagini principali ticinesi, a causa della volontà di introdurre controlli più mirati (che vi saranno solo per gli ospiti e solamente nelle piste da hockey), in particolare i piottini, dopo la famosa operazione Valascia. Da tempo accusano Gobbi di voler distruggere la loro curva.
Nei giorni scorsi sono stati sanzionati dei tifosi biancoblu in merito alla partita col Losanna e Gobbi ha ribadito: “Godersi lo sport in sicurezza: è questo l'obiettivo che voglio raggiungere con i servizi del mio Dipartimento. Per questo motivo a luglio ho ribadito a club e Comuni l'intenzione di voler attuare misure come l'utilizzo di sistemi per identificare i tifosi nel settore ospiti durante le partite di hockey. Le persone coinvolte nei disordini alla Valascia di inizio anno sono state sanzionate dal profilo amministrativo. Chi disturba l'ordine pubblico creando caos e pericolo in un momento di condivisione non può e non deve rimanere impunito. Come la maggior parte dei ticinesi voglio vivere gli eventi sportivi in serenità, insieme alla mia famiglia e agli amanti dei nostri sport!”.
Ora i tifosi dell’Ambrì sono tornati alla carica, con uno striscione in una strada in Capriasca, tutt’altro che simpatico. “Gobbi m---a. Ultras liberi”, si legge.
La Lega ha voluto difendere il suo Consigliere di Stato e il suo operato. “Rispetto: è questa la parola d’ordine. Solidarietà per il nostro Supernorman che si sta adoperando con i Comuni e i club sportivi, per permettere ai tifosi di ogni età di godersi gli eventi sportivi in tranquillità ma soprattutto in sicurezza. La violenza deve restare fuori dagli stadi e la mancanza di rispetto dal dibattito pubblico…”.
Auspicio davvero condivisibile, che ci auguriamo venga ascoltato!