Don Gianfranco Feliciani: "Colpisce lo stile di Governo. Ma questo, ahimè, non è forse lo stile tipico di tutte le dittature?"
Di Don Gianfranco Feliciani
Leggo dal giornale... Trump si vanta di aver chiuso UsAid, l’agenzia con cui gli Stati Uniti aiutavano i Paesi in via di sviluppo, e di aver stracciato gli accordi di Parigi contro i cambiamenti climatici... Si vanta di aver licenziato in pochi minuti migliaia di dipendenti pubblici ai lui non graditi, e di aver ammanettato migliaia di migranti... Trump annuncia che deprederà la martoriata Ucraina, mettendo le mani sulla sua produzione mineraria, per farsi ripagare gli aiuti militari forniti da Biden... Trump istituisce l’Ufficio della Fede, perché anche il buon Dio deve corrispondere in pieno alle sue attese...
Sentendosi il padrone assoluto Trump minaccia e insulta chi vuole: il suo predecessore, la sfidante che ha battuto alle presidenziali, Zelensky, che definisce comico mediocre, i giornalisti antipatici a tutti, mentre ottiene dai suoi sostenitori un’ovazione per i golpisti che assalirono il Campidoglio facendo quattro morti tra le forze dell’ordine... E poi, ultima notizia, il video postato in questi giorni, in cui Gaza, luogo di immani sofferenze, viene trasformata dall’intelligenza artificiale dell’amico Musk in uno splendido resort dove Trump e Netanyahu prendono un drink a torso nudo... E dall’Italia Salvini propone per il presidente Usa il premio Nobel per la pace...
Ciò che soprattutto fa impressione di questo stile di governo, anche al di là delle scelte politiche come tali, è la maleducazione (per dire un eufemismo), è l’arroganza, la sfrontatezza, il totale stravolgimento della verità, del buon senso comune, e il ricorso disinvolto alla menzogna. Ma questo, ahimè, non è forse lo stile tipico di tutte le dittature? La storia del secolo scorso della nostra Europa ci insegna pure qualcosa... Ma leggo anche dal giornale... Dalla Turchia a Buenos Aires, passando per Roma, Manila e Betlemme un coro affettuoso e commovente di voci, di credenti e non, si alza per incoraggiare e augurare lunga vita a papa Francesco colpito da una polmonite bilaterale...
Non potendo affacciarsi per l’Angelus domenicale ha scritto a mano i suoi pensieri sul 24 febbraio: “Terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità... Rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino... Vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace”.