Il Giappone ha finalmente riaperto i confini ai viaggiatori internazionali e, quindi, anche agli appassionati di alta cucina. Gli innumerevoli templi della haute cuisine di Tokyo, Osaka e Kyoto promettono infinite scoperte, ma anche lontano dalle metropoli e dai luoghi turistici più frequentati non mancano le occasioni per scoprire sapori indimenticabili. L’offerta turistica giapponese dedicata ai gastronauti include corposi programmi di promozione enogastronomica, agriturismi e visite ai siti di produzione di salse e bevande alcoliche, ma anche corsi di cucina e festival dedicati al cibo.
A novembre 2022 nella sola Tokyo si contano 263 stelle Michelin, distribuite tra 200 ristoranti. Nessun’altra città al mondo può vantare più ristoranti stellati. Anche Kyoto e Osaka non sono da meno, con le loro cucine raffinate premiate da un totale di 192 stelle Michelin. Nella primavera del 2023 l'Ace Hotel di Kyoto sarà teatro di una collaborazione speciale: René Redzepi, chef e co-proprietario del “Noma” e il suo staff si trasferiranno in Giappone per 10 settimane, per deliziare i palati di coloro che riusciranno a prenotare un tavolo nel ristorante dell'hotel, dal 15 marzo al 20 maggio e dal mercoledì al sabato.
Anche l'offerta gastronomica della provincia non ha nulla da invidiare a quella delle metropoli e propone una vasta scelta di pietanze adatte a soddisfare tutti i gusti e tutti i budget. La cucina giapponese coniuga i concept più moderni e innovativi alle tradizioni e tecniche secolari con un approccio unico. I frutti di questo modo di concepire la cucina si apprezzano specialmente nelle aree rurali. Per questo il governo giapponese ha iniziato a promuovere iniziative dedicate alla gastronomia nelle zone periferiche del Paese. Obiettivo di questo progetto è quello di incoraggiare i turisti internazionali a visitare anche le località fuori dagli itinerari più battuti.
L'universo delle specialità regionali
A livello domestico, il turismo gastronomico in Giappone ha una storia sorprendentemente lunga. Già nel periodo Edo (1603–1868) venivano pubblicate guide turistiche con consigli per i ristoranti di tutto il Paese. Questa cultura è viva ancora oggi: ad esempio, se si racconta a Tokyo d’aver visitato Fukuoka, ci si sentirà chiedere se si è assaggiato lo hakata ramen. La città portuale del Kyushu, la terza isola più grande del Giappone, è rinomata per aver dato i natali ad alcune delle più deliziose pietanze giapponesi ed è considerata la patria dello hakata ramen, variante del ramen tonkotsu, particolarmente denso e corposo. Da quando Lonely Planet ha incluso Fukuoka tra le destinazioni “Best in Travel 2023” questa zuppa di noodle – e con lei anche la città – è entrata a far parte della lista dei luoghi da visitare dei buongustai di tutto il mondo.
E ancora: a Osaka è da non perdere l'okonomiyaki (una specie di fusione tra crespella e frittata); Nagoya, invece, è nota per le sue alette di pollo croccanti e saporite. L'elenco è lunghissimo: ogni città e regione ha le sue specialità, tutte da scoprire.
Un’antica fabbrica di salsa di soia trasformata in hotel
A Tawaramoto, un comune della prefettura di Nara, la più antica fabbrica di salsa di soia della regione è stata ristrutturata e trasformata in un hotel. Dal 2020, il Nipponia Tawaramoto Maruto Shoyu porta i suoi ospiti indietro nel tempo fino al 1869, anno di fondazione della fabbrica, la cui produzione fu interrotta dopo la Seconda Guerra Mondiale a causa della penuria di cibo. Nel 2020, un discendente della famiglia Maruto ha dato nuova vita all’antico magazzino, che oggi ospita sette confortevoli camere nel tradizionale stile architettonico locale. Gli ospiti dell’hotel hanno la possibilità di apprendere la storia della produzione della salsa di soia, ingrediente fondamentale della cucina giapponese. Di recente, la produzione è stata ripresa e la salsa di soia Maruto viene usata anche nei ristoranti locali. Inoltre, a Tawaramoto - che è anche la culla del teatro tradizionale Noh - il tempo scorre più lentamente: questo luogo sereno e tranquillo può essere esplorato in bicicletta e gli abitanti sono sempre disponibili a consigliare un buon ristorante dove assaggiare la cucina del posto.
Agriturismo alla giapponese: cimentarsi nella raccolta del riso
L’agriturismo affascina grandi e piccini. In Giappone le fattorie propongono una variazione sul tema unica e indimenticabile. A Odate, ad esempio, nella pittoresca regione forestale e montana della prefettura di Akita, si può essere ospiti di una famiglia di agricoltori per uno o più giorni. In estate si può partecipare alla cura delle risaie e in autunno alla raccolta del riso, o alla preparazione delle conserve di verdure. In inverno, i più coraggiosi aiutano a rimuovere la neve accumulatasi sui tetti delle case. E dopo una giornata intensa di lavoro, gli ospiti si riuniscono intorno al pentolone dove cuoce lo stufato locale kiritanpo, un piatto tradizionale dei boscaioli che lavorano nei boschi della zona. Con il riso avanzato vengono preparati degli gnocchi che vengono stufati con carne e verdure o ricoperti con una pasta di miso. Mentre si mangia tutti insieme, la famiglia ospitante spesso e volentieri consiglia altre attività da svolgere nei dintorni, come, ad esempio, una visita alle numerose sorgenti termali della zona.
“Meat Meet”: un programma gastronomico per gli amanti della carne e dello shochu
Miyakonojo, città della prefettura di Miyazaki sull’isola di Kyushu, non è solo il più grande produttore giapponese di carne di manzo, maiale e pollame, ma è anche un importante centro di produzione del tradizionale distillato giapponese shochu.
A Miyakonojo lo shochu viene prodotto con patate dolci, riso o orzo e l’acqua limpida dei torrenti sotterranei che scorrono nella regione. Un pasto tradizionale e sostanzioso comprende fettine sottili di manzo giapponese di prima scelta, accompagnato da un bicchierino di shochu locale. Lo shochu è un distillato che può essere prodotto con diverse materie prime, a seconda della regione di produzione. Il riso è l'ingrediente di base principalmente utilizzato ma esistono anche shochu a base di orzo, grano saraceno o patate. Al fine di promuovere la regione l’amministrazione comunale fornisce informazioni sui ristoranti locali che aderiscono al programma “Meat Meet” e suggerisce pacchetti-esperienze speciali. Tra i numerosi produttori che partecipano al programma c'è Kirishima Shuzo, una distilleria che produce shochu dal 1923 e che propone menu a base di prodotti locali freschi, tra cui carni di altissima qualità e, naturalmente, un bicchierino dello shochu più venduto in Giappone, prodotto dalla distilleria stessa.
L’arte culinaria e le molteplici specialità locali giapponesi rappresentano un approccio diverso e sensoriale al Paese e alle sue diverse regioni. Chi si discosta dagli itinerari classici potrà fare delle scoperte particolarmente delicate e immergersi nel patrimonio culturale del Giappone.
I leader della gastronomia si riuniscono a Nara dal 12 al 15 dicembre 2022
La settima edizione del Forum mondiale del turismo gastronomico UNWTO si terrà a Nara, in Giappone, dal 12 al 15 dicembre 2022. L’evento è organizzato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), dal Basque Culinary Center (BCC), dall’Agenzia del Turismo del Giappone e dalla prefettura di Nara. Tra i partecipanti figurano autorità istituzionali internazionali, nazionali e regionali, funzionari governativi, DMO, media specializzati, chef e ristoratori, nonché organizzazioni e altri gruppi d’interesse della promozione del turismo gastronomico. Ulteriori informazioni su: https://www.unwto.org/7-unwto-world-forum-on-gastronomy-tourism
Altre informazioni sul turismo e la cultura del Giappone sono reperibili sul sito ufficiale dell'Ente Nazionale del Turismo Giapponese - JNTO: https://www.japan.travel/it/it/
Informazioni su JNTO
L’Ente Nazionale del Turismo Giapponese (JNTO) è stato fondato nel 1964 per promuovere lo sviluppo del turismo in Giappone. Con sede a Yotsuya, Shinjuku-ku, Tokyo, JNTO promuove il Giappone per mezzo di una serie di attività a livello nazionale ed estero mirate a incoraggiare turisti da tutto il mondo a visitare il Giappone. Attualmente JNTO conta 24 sedi all’estero.