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Il Blog di Don Gianfranco
24.11.2024 - 11:100

"Dopo mille giorni di guerra abbiamo ancora motivo di sperare?"

Don Feliciani: "Speranza: sarà proprio questa la parola d’ordine che papa Francesco ha scelto per l’Anno Santo 2025 ormai alle porte"

di Don Gianfranco Feliciani

Nel millesimo giorno di guerra, l’Ucraina con un attacco ha usato per la prima volta contro il territorio russo i missili americani a lungo raggio. E Putin vara la strategia atomica in risposta al via libera di Biden. A Kiev giunge una lettera di papa Francesco: “Dio converta i cuori e li renda capaci di avviare percorsi di dialogo e di concordia. Il Signore rafforzi la speranza mentre raccoglie tutte le lacrime sparse in Ucraina e ne chiederà conto”.

Ma chi crede ancora alla pace? Un cupo pessimismo aleggia sull’intera società. Siamo diventati ormai un’umanità che sta distruggendosi con le proprie mani? Si moltiplicano le diagnosi disperate sullo stato della terra: un formicaio che si sgretola, un pianeta che agonizza. Anche la scienza – pur descrivendo fenomeni di un futuro lontanissimo – certo non ci rallegra quando traccia con sempre maggiori dettagli il possibile scenario della dissoluzione finale del cosmo. Si raffredderanno la terra e gli altri pianeti, si raffredderanno il sole e le altre stelle, si raffredderà ogni cosa. Diminuirà la luce e aumenteranno i buchi neri. L’attuale “espansione” un giorno si esaurirà e comincerà la “contrazione”, e alla fine si assisterà al collasso di tutta la materia e di tutta l’energia esistente in una struttura compatta di densità infinita. Sarà allora il “Big Crunch”, o grande implosione, e tutto ritornerà al vuoto e al silenzio che precedette la grande esplosione, o “Big Bang”, di quindici miliardi di anni fa. Così spiegano gli scienziati.

Nessuno però sa se le cose si svolgeranno veramente così o in altro modo. La fede però ci assicura che, anche se così fosse non sarà quella la fine totale. Dio non ha riconciliato il mondo a sé nel suo Figlio Gesù per abbandonarlo poi al nulla. Non ha promesso di rimanere con noi fino alla fine del mondo, per poi ritirarsi, da solo, nel suo cielo, nel momento in cui questa fine arriverà. “Ti ho amato di amore eterno”, ha detto Dio all’uomo nella Bibbia (Geremia 31,3), e le promesse di “amore eterno” di Dio non sono come quelle dell’uomo! Non perdiamo quindi la speranza, ma piuttosto ravviviamola, rendiamola forte e coraggiosa fidandoci di Dio, e guardiamo al domani con fiducia. Speranza: sarà proprio questa la parola d’ordine che papa Francesco ha scelto per l’Anno Santo 2025 ormai alle porte.

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