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05.01.2025 - 09:390

Don Feliciani: "Buon anno... sulle ali della Speranza!"

"La vigilia di Natale papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella basilica di San Pietro e dato inizio al Giubileo. Speranza! Questa sarà la parola chiave dell’Anno Santo!"

di Don Gianfranco Feliciani

La vigilia di Natale papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella basilica di San Pietro e dato inizio al Giubileo. Speranza! Questa sarà la parola chiave dell’Anno Santo! “Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata – dice Francesco – e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante… Siate cantori di speranza in una civiltà segnata da troppe disperazioni”.

Un interrogativo ci sorprende, tutti, credenti e non credenti, poveri e ricchi, potenti e semplici individui, passeggeri come tutti siamo su un’unica barca: davanti a sfide gigantesche come quella dei cambiamenti climatici, davanti a scenari di guerre e di ingiustizie che invece di spegnersi si estendono sempre più, coinvolgendo l’intero pianeta, possiamo ancora sperare in una salvezza del mondo e in un futuro migliore? La questione ci costringe a riflettere in profondità.

Il pensiero moderno si è interessato soprattutto dell’aspetto soggettivo della speranza: cosa significa sperare? cosa implica psicologicamente l’atto di sperare e cosa cambia nella vita? Il filosofo danese Soren Kierkegaard (1813-1855) – uno dei più celebri per l’influsso esercitato sul pensiero moderno – parte dal presupposto che non si dà vera speranza se non si ha come orizzonte l’eternità. Solo l’eternità toglie tutti gli ostacoli che si frappongono alla speranza, fino all’ultimo che è la morte; le assicura quello spazio illimitato, di cui essa ha bisogno e senza cui le manca “il respiro”. Non le bastano neppure milioni di anni. In caso contrario, si tramuta in angoscia, perché ogni ora che passa è qualcosa che si toglie alla speranza. L’attesa si trasforma in un inquietante conteggio alla rovescia.

Ora, con l’incarnazione di Cristo, è avvenuto che l’eternità è entrata nel tempo. Si è creata dunque la possibilità stessa della speranza. La possibilità è l’unica cosa che salva. E la salvezza ha un nome: Gesù Cristo Salvatore! La speranza cristiana ci dice che Dio non ci lascia mai senza una possibilità, perché il suo intramontabile amore per l’uomo può fare di ogni situazione, anche la più disperata, un’occasione di bene e di rinascita.

Con le parole di un profeta della Bibbia, auguro a tutti gli amici lettori di entrare nel nuovo Anno 2025… sulle ali della Speranza! “Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” (Isaia 40,30-31).

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