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06.04.2022 - 12:000
Aggiornamento: 11.04.2022 - 17:15

“Lupi in Val di Blenio, allarmismo esagerato. Non sono loro il problema”

Le riflessioni di Miriam Genchev, dell’Associazione Mirage - animali in difficoltà

di Miriam Genchev *

Da quando sono stati avvistati alcuni lupi nel Comune di Blenio c’è stato un susseguirsi di articoli che oserei dire di un allarmismo esagerato. Cosa hanno fatto di male questi lupi? Hanno predato del bestiame durante l’inverno?  In realtà si sono avvicinati alle abitazioni di certo non per rapire cappuccetto rosso ma per il semplice motivo che sono stati attratti dalla presenza delle loro prede naturali a loro volta attirate dalle abitazioni umane perché trovano purtroppo ancora chi li foraggia (illegalmente).

Per quanto concerne il lupo, nel periodo invernale può avvicinarsi alle stalle di bovini perché possono trovare alimenti facili come i resti delle placente che anziché essere gettate nei pressi o nel letamaio andrebbero smaltite in altro modo per evitarne l’accesso agli animali selvatici. Bisogna far ben presente che Il lupo non è più pericoloso di qualsiasi altro animale selvatico presente alle nostre latitudini ma quello che può essere pericoloso sono i nostri comportamenti, i quali possono rilevarsi dannosi. Specificamente non andrebbero mai alimentati: né direttamente come può accadere per gli ungulati (che poi si tengono vicino agli abitati ed inoltre nel periodo invernale possono soffrirne per problemi metabolici), né indirettamente come avviene col lupo, lasciando a disposizione resti carnei (come, per esempio, le placente delle vacche) vicino alle stalle o il mangime per cani e gatti all’esterno. Questo nostro comportamento scorretto può far innescare nei selvatici la perdita della loro naturale indole schiva innescando possibili comportamenti problematici dovuti alla confidenzialità generata verso l’uomo. Anche i cacciatori che lasciano le interiora in natura dovrebbero coprire l’odore, ad esempio con uno spray al pepe, altrimenti il lupo potrebbe associare l’uomo all’immagine di un amico che gli fornisce da mangiare.

 

Nessuno però si è reso conto che da quando è tornato il lupo le strade della valle sono meno frequentate dai numerosi ungulati che fino un anno prima si trovavano spesso al mattino presto o nella notte a leccare il sale sulle strade. Preciso che questo cambiamento è dovuto al fatto che il lupo ha innescato dei comportamenti sani nelle sue prede naturali facendole diventare meno statiche (e questo è il motivo per cui il lupo è essenziale per la salute forestale). Questo fenomeno è noto e dimostrato. Uno studio condotto dal 1988 al 2010, chiamato “Wolves make roadways safer, generating large economic returns to predator conservation” di Jennifer L., Corbett A. Grainger and Dominic P. Parker, ha dimostrato che in un lasso di tempo piuttosto breve, una volta che i lupi hanno ‘colonizzato’ un’area, gli incidenti stradali che coinvolgono i cervi sono diminuiti del 24% – spiega Dominic Parker, dell’università del Wisconsin e autore dello studio.

 

Riguardo alla popolazione umana, questa non si deve preoccupare del ritorno del lupo, l’importante è che questo non venga avvicinato lasciando fonti di cibo vicine alle abitazioni.

 

Alla luce di ciò è vergognosa questa preoccupazione da parte del Comune di Blenio quando, soprattutto negli ultimi anni e in particolare nel mese di ottobre 2021, si sono verificate diverse incursioni e furti nelle abitazioni dell’alta valle. Spesso i delinquenti hanno rubato anche nelle case occupate dai proprietari proprio mentre dormivano ignari. Mi sto riferendo a delinquenti umani, e come ben sappiamo gli incidenti dovuti a nostri conspecifici sono di gran lunga maggiori a quelli dovuti ai canidi selvatici (omicidi, stupri, ecc). Ma nessuno ha sollevato una minima preoccupazione a riguardo. Peccato che questi fatti sono un vero pericolo sia per la popolazione residente che per il turismo. Ma nessuno ne parla: Il problema è sempre e solo il lupo (non più pericoloso di qualsiasi altro selvatico).

 

Inoltre, il Comune di Blenio dovrebbe preoccuparsi maggiormente della gestione non proprio adeguata del territorio: il disboscamento sopra le piste di Campo Blenio e quindi il conseguente pericolo di valanghe aumentato, ad esempio. Per rimediare (alla faccia del surriscaldamento climatico) è stato utilizzato nuovamente l’elicottero per posizionare in seguito dei ripari valangari costituiti da altre piante abbattute proprio nella bellissima pineta Saracino. Questa bellissima pineta, in passato molto attrattiva verso il turismo, è stata massacrata dai tagli e tutt’ora sono presenti ancora pini secolari (piante sane e rigogliose) marcate per essere abbattute. Questo potrebbe limitare il turismo, non di certo la presenza del lupo che anzi potrebbe favorirlo: ultimamente sono sempre più le persone appassionate di fotografia naturalistica che vorrebbero fotografare quest’animale nel suo ambiente e che spesso sono disposte a pagare per poterlo fare.

 

* Associazione Mirage - animali in difficoltà

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