BELLINZONA - I vertici della Camera di commercio hanno spiegato ieri le ragioni a sostegno della modifica della legge sulle aperture dei negozi in votazione il 18 giugno. La proposta, si legge nella presa di posizione dell’associazione, riguarda una modifica limitata ma significativa delle leggi cantonali sull'apertura dei negozi nel Ticino: “L'obiettivo principale è quello di aumentare la flessibilità e le opportunità nel settore commerciale, tenendo conto delle sfide che il commercio al dettaglio affronta, sia a livello locale che nella competizione con il commercio online e transfrontaliero”.
In questo testo la Camera di commercio riassume i punti salienti a favore della modifica legislativa.
“Questa proposta rappresenta un adeguamento minimo per fornire un aiuto alla sopravvivenza dei nostri piccoli commerci, garantendo un equilibrio tra le esigenze dei consumatori, le opportunità per i commercianti e la tutela dei diritti dei lavoratori. Non si rivoluziona nulla, anzi. Si chiede soltanto quel minimo di apertura in più anche in Ticino, per avvicinarsi timidamente a quello che permette da tempo la Legge Federale e per riallacciarsi a quanto venne accettato con una netta maggioranza dal nostro Gran Consiglio nel 2022.
Introduzione alla votazione del 18 giugno 2023
La votazione il prossimo 18 giugno riguarda una modifica limitata ma significativa delle leggi cantonali sull‘apertura dei negozi nel Ticino. L‘obiettivo principale è quello di aumentare la flessibilità e le opportunità nel settore commerciale, tenendo conto delle sfide che il commercio al dettaglio affronta, sia a livello locale che nella competizione con il commercio online e transfrontaliero.
Una sola domenica in più.
La proposta di modifica alla legge sulle aperture dei negozi in Ticino rappresenta un adeguamento minimo alla legge federale già in vigore. Conformarsi alla normativa svizzera significa consentire un massimo di 4 domeniche di apertura generalizzata all‘anno, il numero massimo già adottato nella maggior parte degli altri cantoni. Non vi è motivo di ridurre ulteriormente queste domeniche, e non c‘è alcun rischio che aumentino in futuro. Pertanto, la modifica proposta si basa su una revisione equilibrata e conforme alla legge federale, senza eccessi né restrizioni ingiustificate.
Estensione di una sola ora in più nei giorni festivi.
Si propone di consentire ai negozi di prolungare di un’ora l’orario di chiusura nei giorni festivi non parificati alla domenica e nelle domeniche precedenti il Natale, fino alle ore 19.00 anziché alle ore 18.00. Questa misura mira a offrire maggiore flessibilità durante i periodi festivi, tenendo conto delle esigenze dei consumatori.
Aperture domenicali nelle regioni turistiche.
Attualmente, i negozi con una superficie inferiore a 200 mq nelle regioni turistiche hanno la possibilità di aprire la domenica. Con questa proposta, si estenderebbe l’opportunità anche ai negozi con una superficie compresa tra 200 mq e 400 mq. L’obiettivo è sostenere l’attività turistica, consentendo ai piccoli negozi di offrire servizi aggiuntivi ai visitatori.
Protezione dei lavoratori è garantita.
È importante sottolineare che queste modifiche non alterano le condizioni di lavoro dei dipendenti. Le leggi sulla protezione dei lavoratori e i contratti collettivi che regolano orari, salari e diritti dei dipendenti rimangono invariati. Le proposte si concentrano sulla flessibilità degli orari di apertura senza compromettere la tutela dei lavoratori.
Il commercio locale deve potersi difendere.
Nel contesto dell’evoluzione del commercio online e della concorrenza transfrontaliera, è fondamentale adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori. La proposta mira a fornire ai negozi locali gli strumenti necessari per competere efficacemente, offrendo orari di apertura adeguati e favorendo l’occupazione nel settore. Le modifiche proposte consentiranno ai negozi di essere più accessibili ai clienti e di offrire un’esperienza di acquisto più conveniente. Inoltre, l’apertura dei negozi in occasione delle domeniche e dei giorni festivi potrebbe incentivare il consumo interno, evitando potenziali spese all’estero o su piattaforme di e-commerce straniere. Ciò potrebbe favorire una maggiore circolazione di denaro nel territorio cantonale, contribuendo a sostenere le imprese locali e a rafforzare l’economia della regione.
Se sta bene il commercio sta bene il Cantone.
L’adeguamento proposto per le aperture dei negozi in Cantone Ticino può contribuire a fornire un aiuto alla sopravvivenza dei piccoli commerci locali.
I cambiamenti previsti garantiranno opportunità aggiuntive senza ledere gli interessi di nessuno. Ad esempio, consentire l’apertura domenicale nelle regioni turistiche per negozi fino a 400 mq offrirà ai piccoli commerci la possibilità di sfruttare il potenziale del turismo attraverso orari di apertura più flessibili. Ciò rappresenta una significativa opportunità per i commercianti locali che sono attualmente sotto pressione a causa del commercio online e del turismo dell’acquisto. La modifica proposta, quindi, mira a salvaguardare e sostenere i piccoli commerci, contribuendo allo sviluppo economico regionale e alla creazione di posti di lavoro nel settore commerciale. Inoltre, favorire una maggiore circolazione di denaro nel territorio cantonale contribuirà a sostenere l’economia locale nel suo complesso.
Siamo convinti che questa proposta rappresenti un adeguamento minimo per fornire un aiuto alla sopravvivenza dei nostri piccoli commerci, garantendo un equilibrio tra le esigenze dei consumatori, le opportunità per i commercianti e la tutela dei diritti dei lavoratori. Con l’approvazione di questa modifica, possiamo favorire lo sviluppo economico, preservare i posti di lavoro nel settore commerciale e promuovere l’economia locale. Assicuriamoci di sostenere il tessuto commerciale ticinese e di offrire un’esperienza di acquisto più conveniente e variegata per tutti.
Votiamo SÌ alla modifica della Legge sull‘apertura dei negozi!
Per fornire un aiuto alla sopravvivenza dei nostri piccoli commerci, garantendo un equilibrio tra le esigenze dei consumatori, le opportunità per i commercianti e la tutela dei diritti dei lavoratori”.