BELLINZONA - La tanto attesa quanto temuta stangata sui premi di cassa malati per il 2024 è arrivata, senza sorprese peraltro, portando un aumento di oltre l’8% dei premi mensili medi in Svizzera e di ben il 10,5% - dopo nemmeno un anno dall’ultimo rincaro (+9,2%) - per il Ticino, che rimane il Cantone più colpito da questa impennata.
Le reazioni della politica non hanno tardato; da destra a sinistra la delusione e lo sconcerto sono palpabili. Tutti percepiscono la fondamentale urgenza di una riforma radicale di un sistema che, così com’è, non ha più ragion d’essere. Ciascuno con le proprie proposte e richieste.
Sconcertata la Lega dei Ticinesi: “Questi dati mettono i brividi; comportano una significativa erosione del potere d’acquisto dei cittadini, già costretti a fare i conti con l’aumento delle tariffe energetiche, degli affitti e con la diminuzione del salario per la pressione esercitata dalla presenza di 80 mila frontalieri”. E punta il dito contro Alain Berset: “Anche quest’anno, il Consigliere federale si è dimostrato incapace di contenere salassi che si fanno sempre più insostenibili, in particolare per il ceto medio, ma anche per le finanze pubbliche cantonali. Mentre il parlamento federale, in balia delle lobby del settore sanitario, non trova (o non vuole trovare) soluzioni per invertire il deleterio andazzo”. Per questo, la Lega, tra le varie soluzioni, chiede che si provveda rapidamente allo stanziamento di un contributo federale per abbassare i premi di cassa malati a livello generale e si rivaluti con urgenza, quale soluzione definitiva, la creazione di una cassa malati pubblica, come pure la possibilità, per i Cantoni, di costituire delle casse cantonali. Inoltre, dovrebbe rendersi obbligatoria per gli assicuratori malattia la restituzione delle riserve in esubero.
Il PLR chiede soluzioni credibili e concrete per fermare l’aumento dei premi. "I costi hanno continuato a crescere e numerosi servizi sono stati aggiunti al catalogo di base, con il risultato che i premi sono aumentati sempre più rapidamente. Per questo motivo, il PLR a livello nazionale propone un nuovo modello che punta a ridurre i premi senza compromettere la qualità delle cure. Questo modello assicurativo su misura ('budget') permette di risparmiare fino al 25% e non limiterebbe la libertà di scelta. Questo modello, sostenuto dagli economisti specializzati nella sanità, riduce i costi senza compromettere la qualità o la solidarietà – elementi fondamentali per la coesione sociale. Una migliore responsabilizzazione, nonché grazie a contratti pluriennali e una maggiore digitalizzazione del sistema sanitario sono elementi concreti che aiutano a limitare i costi, evitando per esempio gli esami che troppo spesso si sovrappongono".
Più tranchant ancora la reazione dell’UDC Svizzera: “Il bilancio di Berset come responsabile della sanità è vergognoso. I premi dell'assicurazione malattia rappresentano un enorme onere per le famiglie svizzere. Durante il mandato del Consigliere federale Berset, i premi dell'assicurazione malattia sono aumentati di oltre il 40 %. I costi sanitari hanno conosciuto un aumento di 24 miliardi Franchi. Con il risultato che il ceto medio paga due volte: oltre ai propri premi della cassa malati, deve anche cofinanziare i costi sanitari dei richiedenti asilo, degli immigrati e degli ‘ottimizzatori del part-time’ attraverso l'imposta sul reddito. Non si può andare avanti così.Gli immigrati dovrebbero dare un contributo di solidarietà al nostro sistema sanitario, con premi o franchigie più elevati per coloro che non hanno ancora versato nulla al nostro sistema sanitario. Questo contributo solidale alleggerirebbe l’onere dei contribuenti svizzeri”
Anche i Verdi del Ticino sono costernati per l’ulteriore aumento dei premi di cassa malattia. “Ancora una volta il nostro Cantone è tra quelli che verrà toccato maggiormente, con gli aumenti più alti di tutta la Svizzera a fronte di premi che già sono tra i più elevati. L’aumento vertiginoso dei premi di cassa malattia è un ulteriore colpo per il Ticino e metterà in difficoltà sempre più persone e famiglie già provate dall’aumento del costo della vita. Anno dopo anno, i premi continuano ad aumentare evidenziando le criticità del nostro sistema sanitario finanziato in buona parte dai premi di cassa malattia. Bisogna finalmente passare ad un sistema di copertura dei costi più equo e solidale. I Verdi chiedono nuovamente l’introduzione di premi di assicurazione sanitaria proporzionati al reddito. L’indicizzazione dei premi ai salari consentirebbe di distribuire i costi sanitari in modo molto più equo, in base alla forza economica degli assicurati”.